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- Teatro in provincia tocca cinque città italiane: Chianciano Terme, Bucine, Chieti, Cologno Monzese e Venezia.
- Il pubblico ha la possibilità di votare i testi rienuti migliori, che accederanno alla serata conclusiva a Roma.
- Scopo dell’iniziativa è quello di mettere le nuove produzioni teatrali a confronto con il pubblico in un contesto conviviale e informale.
La nona edizione di Teatro in provincia, un progetto del Centro nazionale drammaturgia italiana contemporanea (Cendic), ha preso il via l’11 marzo nel Ridotto del Teatro Caos di Chianciano Terme. Questa iniziativa, che si concluderà il 28 maggio a Cologno Monzese, è un’opportunità per il teatro italiano di confrontarsi con il pubblico in un contesto conviviale e informale. L’evento si svolge in cinque teatri italiani. Oltre a quello di Chianciano Terme, quelli di Bucine (in provincia di Arezzo), Chieti, Cologno Monzese e Venezia. In tutto sono 21 gli autori che presentano i loro corti teatrali senza alcuna selezione preventiva. Un approccio che permette un immediato riscontro di gradimento da parte del pubblico, senza ulteriori intermediazioni.
Gli incontri vedranno la partecipazione degli attori della Compagnia LST Teatro e degli allievi del Laboratorio Teatrale Adulti. In un’atmosfera accogliente, tra tazze di tè e biscotti, il pubblico diventa protagonista attivo, valutando e condividendo le idee proposte dagli autori.
Un palcoscenico per la drammaturgia
La manifestazione, coordinata dall’attrice Duska Bisconti, ha lo scopo di promuovere la drammaturgia italiana contemporanea, soprattutto nei piccoli centri. Attraverso letture di pièce, l’iniziativa si propone di esportare il teatro anche nelle città di provincia, dove spesso si assiste passivamente a produzioni provenienti dalle grandi città. Le tre maratone teatrali intendono essere una “palestra per autori”. Il pubblico infatti, attraverso schede di valutazione, potrà esprimere il proprio gradimento e fornire feedback su ogni spettacolo.
Quest’anno, fra l’altro, il pubblico avrà anche la possibilità di indicare quali elementi non risultano convincenti nei testi, in maniera tale che gli autori abbiano modo di migliorare e affinare le proprie opere. È in questo spirito di collaborazione che l’iniziativa si configura come un momento formativo sia per gli autori sia per il pubblico, entrambi concordi nella ricerca di nuove tematiche, stili e urgenze della drammaturgia italiana contemporanea.
Tematiche attuali e universali
Le tematiche scelte per la nona edizione del Teatro in provincia sono universali e fortemente attuali. Spaziano da “Dopo la guerra” a “Una giornata particolare”, passando per “Noi europei”, “Un salto nel 2050”, “Intelligenza artificiale”, “L’amore”, “Il coraggio delle idee” e “Storie di famiglia”. Tutti argomenti che riflettono le preoccupazioni e le aspirazioni della società contemporanea, dando spunti di riflessione e di dibattito per l’interazione tra autori e pubblico.
La serata conclusiva, prevista per fine giugno 2025 a Roma, vedrà il pubblico votare la sua preferenza per i quattro corti finalisti, decretando così i vincitori di questa edizione. La passione con cui il pubblico ha partecipato finora a questa manifestazione dimostra l’importanza di creare spazi di dialogo e di confronto tra autori e spettatori come strada maestra per far vivere il teatro di oggi.
Per orientarsi fra testo e contesto
La nona edizione del Teatro in provincia è’occasione preziosa per esplorare le dinamiche tra testo e contesto, tra autori e pubblico. In un mondo in cui la comunicazione è sempre più mediata dalla tecnologia, il teatro si come esperienza diretta e immediata, in cui le emozioni e le idee possono essere condivise in tempo reale. Ecco perché questa iniziativa non solo valorizza la drammaturgia italiana, ma stimola anche una riflessione più ampia sul ruolo del teatro nella società moderna.
Il confronto con altre forme di espressione artistica, come la narrativa, il cinema e la poeisa (anche nelle modalità del Poetry Slam), può arricchire ulteriormente la comprensione delle tematiche del Teatro in provincia. In un’epoca di cambiamenti rapidi e complessi, il teatro rimane un luogo privilegiato per interrogarsi sul presente in maniera alternativa e fuori dagli schemi.