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- Adam Driver interpreta Paterson, un autista di autobus con una passione segreta per la poesia.
- Il film evidenzia il dualismo tra la calma di Paterson e l'esuberanza della moglie Laura.
- La perdita del quaderno di poesie di Paterson segna un momento di crisi e riflessione sulla natura dell'arte.
- Il film Paterson di Jim Jarmusch, uscito nel 2016 e recentemente rilanciato su Raiplay, rappresenta un’opera cinematografica di straordinaria delicatezza e profondità. Interpretato da Adam Driver e Golshifteh Farahani, il film narra la storia di Paterson, un autista di autobus nella cittadina omonima del New Jersey, che conduce una vita apparentemente monotona e ripetitiva. Tuttavia, nel suo tempo libero, Paterson coltiva una passione segreta: la poesia. Scrive versi su un quaderno privato, elevando il suo animo oltre la routine urbana.
La vita quotidiana come poesia
Jim Jarmusch, con la sua inconfondibile maestria, riesce a rendere poetica la concretezza della vita quotidiana. Ogni elemento del film, dai colori alle movenze dei personaggi, è curato nei minimi dettagli per infondere valore e preziosità alla rappresentazione della routine. La perdita del quaderno di poesie di Paterson segna un momento di crisi, ma anche di riflessione sulla natura dell’arte e della creatività. Jarmusch esplora il bisogno umano di trascendere i confini personali e di condividere la propria essenza attraverso l’arte, che una volta creata, acquista autonomia e può toccare le corde di chiunque entri in contatto con essa.
Dualismi e contrasti
Un elemento cardine del film è il dualismo, che si manifesta in diverse varianti. La calma compassata di Paterson si contrappone all’esuberanza della moglie Laura, creando una dimensione di coppia unica e complementare. Il film utilizza anche elementi estetici come coppie di gemelli e l’alternarsi di bianco e nero per sottolineare questi contrasti. La città di Paterson stessa diventa un simbolo del dualismo tra realtà circostante e interiorità del protagonista.
La poesia delle cose semplici
Il film di Jarmusch è un inno alla bellezza delle cose semplici e quotidiane. Paterson trova ispirazione per le sue poesie nelle piccole cose della vita di tutti i giorni: una scatola di fiammiferi, una conversazione sull’autobus, un abbraccio con la moglie. La poesia di Paterson, scritta con l’aiuto del poeta Ron Padgett, è minimalista e delicata, e viene visualizzata in sovraimpressione sullo schermo, aggiungendo un ulteriore strato di profondità alla narrazione.
Per orientarsi fra testo e contesto
Paterson non è solo un film, ma una riflessione sulla vita e sull’arte. La routine quotidiana del protagonista, ripetitiva ma rassicurante, diventa una metafora della ricerca di senso e bellezza nella vita di tutti i giorni. La poesia, in questo contesto, non è solo un mezzo di espressione artistica, ma un modo di vivere e di vedere il mondo.
È invito a riflettere sulla bellezza delle piccole cose e sull’importanza di trovare poesia nella vita quotidiana. Per chi è interessato a esplorare ulteriormente questo tema, consigliamo la lettura di Nessuna idea se non nelle cose di William Carlos Williams, un poeta che ha influenzato profondamente il protagonista del film. Per i lettori più esperti, suggeriamo di approfondire la poetica del minimalismo e del quotidiano attraverso le opere di Ron Padgett, che ha contribuito alla sceneggiatura del film.
Paterson ci insegna che la felicità e la bellezza possono essere trovate nelle cose più semplici e ordinarie, e che la poesia è uno strumento potente per esplorare e comprendere il mondo che ci circonda.
- Sito ufficiale della band SQÜRL, fondata da Jim Jarmusch, per approfondire sulla sua attività musicale e sulle influenze artistiche del regista
- Sito ufficiale di Raiplay, dove è possibile trovare informazioni sulla trasmissione del film Paterson di Jim Jarmusch
- Approfondimento sulla vita e carriera dell'attrice Golshifteh Farahani, protagonista del film Paterson