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- Il film Leggere Lolita a Teheran, diretto da Eran Riklis, è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024.
- La storia si concentra su una professoressa che sfida le restrizioni del regime iraniano riunendo sette studentesse per leggere classici occidentali proibiti.
- Il film esplora il potere liberatorio della letteratura, con letture di opere come Lolita e Il grande Gatsby che diventano un simbolo di resistenza.
Il film Leggere Lolita a Teheran, diretto da Eran Riklis, rappresenta un adattamento cinematografico del bestseller di Azar Nafisi. Questo progetto cinematografico, che ha visto la luce grazie alla collaborazione tra Minerva Pictures e Rosamont con Rai Cinema, è stato girato in Italia e Israele. La pellicola è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi film di rilievo internazionale. Il film, che uscirà nelle sale il 21 novembre, è distribuito da Minerva Pictures e Filmclub Distribuzione. La storia si concentra su una professoressa di letteratura, interpretata da Golshifteh Farahani, che sfida le restrizioni del regime iraniano degli anni 80 e 90, riunendo segretamente sette delle sue studentesse per leggere classici occidentali proibiti.
Il potere liberatorio della letteratura
Il film esplora il tema della libertà intellettuale e del potere liberatorio della letteratura in un contesto di oppressione. Le protagoniste, attraverso la lettura di opere come Lolita di Nabokov e Il grande Gatsby di Fitzgerald, trovano un rifugio dalle restrizioni imposte dal regime islamico. Queste letture diventano un mezzo per riflettere sulla loro condizione e per esplorare temi come la libertà, la femminilità e l’autodeterminazione. La letteratura diventa così un atto di ribellione e un simbolo di resistenza contro un sistema che cerca di controllare ogni aspetto della loro vita. Le analisi attorno a Lolita acquisiscono una rilevanza particolare perché la situazione vissuta dalla protagonista del romanzo rispecchia le sfide quotidiane che le donne affrontano nella realtà di Teheran.
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Una produzione internazionale
La produzione di Leggere Lolita a Teheran è stata un’impresa internazionale che ha coinvolto diverse case di produzione, tra cui United King Films e Topia Communication Production. Il film è stato girato in Italia, con il contributo del Ministero della Cultura, e ha visto la partecipazione di un cast di talento, tra cui Zar Amir-Ebrahimi e Mina Kavani. La pellicola è stata accolta con entusiasmo alla Festa del Cinema di Roma, dove è stata presentata in concorso. Il regista Eran Riklis ha dichiarato di essere stato profondamente colpito dalla storia di Azar Nafisi e dalla sua rappresentazione delle relazioni umane e delle questioni politiche e globali. La sfida di raccontare una storia così intima di donne in Iran è stata affrontata con rispetto, emozione e dignità.
Per orientarsi fra testo e contesto
Leggere Lolita a Teheran non è solo un film, ma un invito a riflettere sul potere della letteratura come strumento di resistenza e di emancipazione. Azar Nafisi, attraverso il suo libro, ci ricorda che la letteratura è un atto di rivoluzione e di coraggio, capace di colmare le distanze e di unire le persone. La storia di Nafisi e delle sue studentesse ci invita a riflettere su come le dittature possano riprodurre i silenzi e le doppie verità su cui si regge il sistema familiare. Questo film ci offre l’opportunità di esplorare temi universali come la libertà, l’identità e la resistenza, e invita a mettersi al fianco di chi lotta per la libertà in contesti oppressivi. La storia di Azar Nafisi, con la sua capacità di ispirare e di sfidare le convenzioni, è uno stimolo a riflettere sul nostro ruolo nel promuovere la libertà e la giustizia nel mondo.