La vita di Papa Francesco sarà un film, una «catechesi d’umanità»

La vita di Papa Francesco diventa un film. La casa di produzione Lucky Red, sotto la guida di Andrea Occhipinti, ha opzionato i diritti per portare sul grande schermo Life. La mia storia nella Storia (HarperCollins Italia, 2024). Si tratta dell’autobiografia scritta dal Santo Padre insieme al vaticanista Fabio Marchese Ragona. L’annuncio è coinciso con l’88° compleanno del pontefice, il 17 dicembre, ed è stata accolto positivamente anche dal diretto interessato, che ha espresso gratitudine per la possibilità di utilizzare il cinema come strumento di riflessione e memoria. Questo è stato il commento di Papa Bergoglio:

«Sono molto contento per questa bella iniziativa. Il linguaggio del cinema, che è una vera forma di poesia, può aiutare a riflettere con maggiore immediatezza su molte tematiche e, nel caso di questa opera, potrà contribuire certamente a porre l’attenzione sul tema del ricordo e della memoria, un tema molto importante soprattutto in questi tempi di guerra. Da bambino, grazie alla mamma e al papà, mi sono avvicinato al mondo della cinematografia e ho trovato, in alcuni film, delle vere catechesi d’umanità. Sono perciò grato a chi lavorerà a questo progetto, perché farà un’opera di evangelizzazione».

La Lucky Red, per bocca di Andrea Occhipinti, ha ringraziato Papa Francesco per la fiducia riposta nel progetto che punta a portare a termine nel minor tempo possibile.

Il film sulla vita di Papa Francesco

La rappresentazione cinematografica della vita di Papa Francesco mette in evidenza quanto il cinema sia una forma d’arte potente, capace di lasciare un’impronta duratura sulle persone. Con la definizione attribuita al cinema da Papa Francesco stesso (catechesi d’umanità), la settimana arte emerge con forza nel raccontare vicende capaci di risuonare nell’animo dello spettatore. Del resto, anche sulla letteratura l’opinione di Bergoglio è assolutamente positiva.

Portare sullo schermo la biografia di una personalità iconica come quella del pontefice non serve solo a rendere omaggio a questo grande protagonista contemporaneo. Funge piuttosto da porta d’ingresso ai vasti territori dei concetti universali quali memoria collettiva, spiritualità ed essenza umana. In tal senso, il medium cinematografico si presta in quanto strumento versatile ed efficace nel tessere legami tra culture e nel suscitare allo stesso tempo una maggiore comprensione delle intrinseche sfumature dell’animo umano.

Per orientarsi fra testo e contesto

La decisione di realizzare un film sulla vita di Papa Francesco offre uno spunto interessante per riflettere sul ruolo del cinema nella società attuale. Allo stesso modo, può essere l’occasione per leggere o rileggere l’autobiografia di Papa Francesco, confrontando le pagine scritte con la loro trasposizione sul grande schermo.

Se da un lato, infatti, il cinema continua a essere una forma d’arte vitale e dinamica, dall’altra non bisogna dimenticare che gran parte – se non tutto – quello che va a finire sullo schermo, passa sempre da un testo. In questo caso da un testo che fin dall’inizio ha avuto carattere globale. Life è stato pubblicato contemporaneamente, oltre che in Italia, in Francia, Germania, Spagna, Messico, Argentina, Brasile e gli altri Paesi del Sud America, Polonia, Portogallo, Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada, Olanda, Croazia, Vietnam, Indonesia ed è in corso di traduzione in Repubblica Ceca, India. Corea, Slovenia e Slovacchia.