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- Il film Criature di Cécile Allegra, uscito nelle sale il 5 dicembre, affronta il tema della dispersione scolastica.
- Il racconto si sviluppa in una Napoli autentica dove Mimmo Sannino, interpretato da Marco D'Amore, è un educatore di strada che cerca di recuperare giovani a rischio.
- La colonna sonora, curata da Dario Sansone, e la fotografia di Valerio Azzali arricchiscono l'opera con una atmosfera oscura e vitale.
Il film Criature di Cécile Allegra, uscito nelle sale cinematografiche il 5 dicembre, è un’opera di forte impatto visivo e narrativo che affronta il tema della dispersione scolastica. Ambientato in una Napoli autentica e lontana dai cliché, il film si concentra su Mimmo Sannino, interpretato da Marco D’Amore, un educatore di strada che si impegna a recuperare giovani a rischio di abbandono scolastico. La regista italo-francese dimostra una profonda affezione per il materiale umano narrato attraverso un film che è al contempo una dichiarazione di intenti e una riflessione sulla resistenza collettiva.
La storia di Criature è stata concepita nel 2019 e ha ricevuto numerosi riconoscimenti già nella fase di pitch, aprendo la strada alla produzione del lungometraggio. Il racconto si sviluppa mediante un miscuglio di delicatezza e rabbia, grazie a un linguaggio che riflette la complessità di Napoli, città dalle sfumature universali. La regista si è ispirata per l’occasione a figure come Nanni Loy e Luigi Comencini, su cui ha innestato il proprio punto di vista, mescolando un tocco di realismo magico che arricchisce la storia.
Una via d’uscita che passa dall’educazione
Al centro di Criature vi è la ricerca della bellezza che passa dalla cultura, un leitmotiv che si manifesta nella figura di Mimmo Sannino e nel suo tentativo di coinvolgere i giovani del quartiere. In un contesto sociale difficile, dove la criminalità organizzata sfrutta la dispersione scolastica, Mimmo cerca di offrire una via d’uscita utilizzando l’educazione e l’arte.
La sua collaborazione con Anna, un’assistente sociale interpretata da Marianna Fontana, si concentra nel tentativo di costruire un futuro migliore per i ragazzi, nonostante le difficoltà. La musica di Dario Sansone, in cui dominano chitarre e violini, accompagna il film, traducendo l’emotività di Napoli in una colonna sonora che cattura l’essenza della città. La fotografia di Valerio Azzali contribuisce a creare un’atmosfera che è al contempo oscura e vitale, nel tentativo di catturare la complessità di una città dalle mille sfaccetature.
- Una magnifica esplorazione della bellezza nascosta in Napoli... 🌟...
- Un film che manca di incisività sulle tematiche sociali... 🤔...
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Criature: vincere la dispersione scolastica
Criature affronta questioni complesse senza scadere in una drammatizzazione eccessiva della situazione, ma preferendo una ricostruzione lucida e realistica. La figura di Mimmo, idealista e caparbio, incarna la speranza e la perseveranza in un contesto difficile. Il film riesce a ridurre le distanze tra realtà e immaginazione, offrendo una visione poetica che mette in ordine il caos con l’armonia. La regista Cécile Allegra riesce così a realizzare un film in cui la dispersione scolastica è affrontata con una forte dose di concretezza, su cui le intuizioni visive contribuiscono a dare linearità e struttura. A questo si aggiunge una colonna sonora che enfatizza il legame tra dimensione onirica ed estremo realismo del racconto.
Per orientarsi fra testo e contesto
Criature di Cécile Allegra invita alla riflessione sulla bellezza e sull’importanza della cultura come strumenti di cambiamento sociale. La regista confeziona un film che è al contempo un inno alla resistenza e alla speranza. La storia di Mimmo e dei giovani protagonisti getta uno sguardo profondo su una realtà complessa, ma anche sulla possibilità di immaginare un futuro migliore. Per approfondire i contenuti dell’opera potrebbe essere interessante andare alla scoperta dei film di Nanni Loy e Luigi Comencini. Entrambi infatti hanno saputo raccontare l’Italia con uno sguardo critico e poetico. Criature è un film che, attraverso la sua narrazione e il suo linguaggio, punta a catturare l’essenza di Napoli per guardare oltre le apparenze, dentro la magia nascosta nella realtà quotidiana.