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«Cent’anni di solitudine» approda su Netflix e diventa una serie

Sulla nota piattaforma disponibili i primi otto episodi tratti dal capolavoro di García Márquez, che cercano di preservare la complessità e la profondità dell'opera originale.
  • Disponibili su Netflix i primi 8 episodi della trasposizione del capolavoro di Gabriel García Márquez.
  • La produzione ha coinvolto oltre 1000 persone, segnando un record nella storia delle produzioni colombiane e latinoamericane.
  • La serie esplora temi universali come l'amore, la solitudine e il potere, mantenendo il realismo magico caro al romanzo originale.

Sembrava impossibile trasformare Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982, in una serie televisiva, ma Netflix è riuscita nell’intento. Quando nel 2019 la piattaforma annunciò l’acquisizione dei diritti del capolavoro iconico pubblicato nel 1967, l’annuncio suscitò reazioni contrastanti. Da un lato, l’entusiasmo dei fan desiderosi di vedere la storia prendere vita; dall’altro, lo scetticismo di coloro che temevano che l’adattamento non sarebbe stato all’altezza del romanzo. Tuttavia, Netflix accettò la sfida e oggi i primi otto episodi dimostrano che con un lavoro accurato di scrittura, regia e casting, è possibile creare una serie che onori l’opera originale.

La produzione, sviluppata dagli eredi dell’autore, Rodrigo García e Gonzalo García Barcha, e ripresa completamente sul territorio colombiano, illustra come alcune storie possano essere universali, seppure declinate in diversi contesti storici e in differenti modalità di espressione. La trama – in questo fedele al romanzo – segue la famiglia Buendía, che fonda il villaggio di Macondo, un luogo che diventerà sia la loro casa sia la loro condanna. Nel corso delle generazioni, si susseguono grandi temi senza tempo come il sentimento amoroso, i conflitti bellici, l’autorità politica e religiosa e molteplici aspetti legati all’uomo.

Dietro le quinte della produzione

L’avvio della produzione di Cent’anni di solitudine ha richiesto un periodo preparatorio intenso e minuzioso, che ha compreso la selezione degli attori, l’individuazione delle ambientazioni e l’allestimento dei set di scena. La serie, formata da 16 episodi, è stata diretta dai registi Alex García López e Laura Mora, che hanno messo in campo le loro abilità per portare alla luce il mondo immaginato da García Márquez. Le riprese hanno avuto luogo interamente in Colombia e si sono svolte in stretta collaborazione con i membri della famiglia dello scrittore per garantire un’autentica trasposizione del suo capolavoro.

Francisco Ramos, vicepresidente dei contenuti Netflix per l’America Latina, ha sottolineato come il tempo non sia stato un fattore critico, ma piuttosto un elemento che ha permesso di lavorare con cura e precisione.

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Il cast per una storia senza tempo

Nell’intento di narrare una storia intricata ma affascinante, è stato convocato un cast con una preponderanza di interpreti colombiani. A vestire i panni di José Arcadio Buendía è Marco González, Susana Morales si cala nei panni di Úrsula Iguarán, mentre Claudio Cataño insieme a Jerónimo Barón si alternano per interpretare le età adulta e infantile del colonnello Aureliano Buendía. Moreno Borja invece si cimenta nel personaggio fondamentale di Melquíades.

La serie è riuscita a rendere visibile sullo schermo tanto la bellezza quanto il realismo magico dell’opera letteraria originale, edificando così un cosmo sfaccettato e pulsante di vita propria. Ciascun episodio riporta scrupolosamente gli eventi che segnano la dinastia dei Buendía: dal loro loro apice fino al tramonto, mixando elementi onirici con dettagli della quotidianità. La regia ha voluto catturare l’essenza del testo senza indulgere in esagerazioni sterili o finezze gratuite, ma cercando di convervare l’equilibrio calibratissimo dell’opera originale.

Per orientarsi fra testo e contesto

La serie Cent’anni di solitudine, considerata un tassello fondamentale nel panorama delle produzioni televisive, introduce un modello di fruizione della letteratura destinato a fare scuola. La produzione, la più grande nella storia della Colombia e dell’America Latina, ha coinvolto una troupe di oltre mille persone, dimostrando che il Sud America è pronto ad affrontare sfide così imponenti.
In un contesto in cui il realismo magico è percepito diversamente da paese a paese, la serie offre una lettura che varia a seconda del pubblico. La Colombia, patria dello scrittore, ha accolto con entusiasmo l’adattamento, mentre la curiosità è alta su come verrà recepita in altre parti del mondo. La seconda parte della serie è attualmente in fase di realizzazione e promette di continuare a emozionare e coinvolgere gli spettatori.

Cent’anni di solitudine su Netflix si può considerare un’operazione riuscita. Per gli estimatorio del romanzo, è un’occasione per verificare in che modo l’intensità emotiva della penna di García Márquez possa essere evocata anche sullo schemro. Per coloro che si accostano per la prima volta all’universo di Macondo, potrebbe essere lo spunto per leggere le pagine che l’hanno ispirato.


Articolo ibrido frutto dell’AI, ma revisionato da un essere umano.(scopri di più)
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