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- Impostori di Gabriella Turnaturi segue le dinamiche complesse che si instaurano tra chi inganna e chi viene ingannato
- Tra le storie iconiche contenute nel libro ci sono quelle di Martin Guerre e dello smemorato di Collegno.
- Gli impostori ci ricordano che, nonostante la nostra intelligenza e razionalità, siamo tutti vulnerabili all’inganno.
Impostori di Gabriella Turnaturi (Raffaello Cortina Editore, febbraio 2025) affronta le dinamiche complesse che si instaurano tra chi inganna e chi viene ingannato, mettendo in luce come la fiducia sia un elemento imprescindibile per la coesione sociale. La Turnaturi, con la sua esperienza accademica in sociologia della cultura e delle emozioni, ci guida attraverso un viaggio che parte da storie di spie e agenti doppi, fino ad arrivare a vicende storiche come quella di Martin Guerre nel Cinquecento e dello smemorato di Collegno nel Novecento. Queste storie, affascinanti e spesso divertenti, mostrano come verità e menzogna, identità e maschera, si intreccino in un gioco di specchi che riflette le nostre stesse vulnerabilità.
Le costanti dell’inganno: un’analisi sociologica
Gabriella Turnaturi si interroga su quali siano le costanti che caratterizzano le relazioni tra ingannatori e ingannati, sia a livello individuale sia collettivo. La sua analisi si concentra sulle emozioni, i desideri, le aspettative, le ambizioni, i pregiudizi e le false credenze che entrano in gioco in questi contesti. Senza ridurre le finzioni a mere interazioni tra malintenzionati e ingenui, l’autrice si propone di identificare quali scenari e culture emotive favoriscano l’attecchimento dell’inganno. Un impostore, infatti, prospera solo quando esiste una società pronta ad accordargli fiducia, così come un attore ha bisogno di spettatori disposti a lasciarsi trasportare dalla messa in scena. Sul fronte opposto, la fiducia è fondamentale per mantenere l’integrità della società e non è possibile cessare di credere reciprocamente senza minare il tessuto sociale che ci unisce.
- Un viaggio affascinante tra inganno e fiducia... 😊...
- Un libro che delude le aspettative... 😒...
- Riflessione sorprendente sul ruolo della fiducia... 🤔...
Impostori nella storia e nella letteratura
Le storie di impostori sono presenti da sempre nella nostra cultura, nella realtà e nella finzione. Si tratta di storie che parlano di identità rubate e di vite vissute sotto mentite spoglie. Nel libro di Turnaturi, l’autrice esplora come questi racconti siano emblematici delle relazioni umane, in cui la fiducia e il tradimento giocano un ruolo centrale. La sua analisi si estende anche alla letteratura, dove i personaggi degli impostori sono spesso utilizzati per comprendere aspetti legati all’identità e all’utenticità. La sociologa ci invita a riflettere su come questi racconti rispecchino le nostre stesse esperienze di vita, in cui spesso ci troviamo a dover navigare tra verità e menzogna.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il libro Impostori di Gabriella Turnaturi è un’opera che si colloca nel campo della sociologia della cultura e delle emozioni. La sua analisi delle dinamiche dell’inganno e dell’autoinganno propone una prospettiva interessante su come la fiducia e la credulità siano intrecciate nella nostra vita quotidiana. L’autrice ha al suo attivo diverse opere, tra cui Tradimenti (Milano, 2000), Immaginazione sociologica e immaginazione letteraria (Roma-Bari, 2003), Vergogna (Milano, 2012), Signore e signori d’Italia (Milano, 2014), Non resta che l’amore (Bologna, 2018).
Con Impostori ci spinge a riflettere su come le nostre percezioni di verità e menzogna siano influenzate dalle nostre esperienze e dalle nostre credenze. Le vicende degli impostori ci ricordano che, nonostante la nostra intelligenza e razionalità, siamo tutti vulnerabili all’inganno.