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- Zolfo Editore ripubblica Processo alla Sicilia di Giuseppe Fava, il giornalista ucciso dalla mafia il 5 gennaio 1984.
- Fava ha saputo rappresentare la sicilitudine, un concetto introdotto da Leonardo Sciascia per descrivere il tipo umano siciliano.
- Tra le sue tante attività, il giornalista fondò I Siciliani, un giornale di inchiesta che denunciò i mali della società siciliana negli anni Ottanta.
Torna in libreria, per Zolfo Editore, Processo alla Sicilia di Giuseppe Fava. Giornalista emblematico della cultura siciliana, ucciso dalla mafia il 5 gennaio 1984, ha saputo cogliere e rappresentare la complessità della “sicilitudine”. Si tratta di un concetto introdotto da Leonardo Sciascia per descrivere l’insieme di caratteristiche che rendono il siciliano un tipo umano unico. Fava, attraverso la sua opera, ha saputo dare voce a una Sicilia intrisa di contraddizioni, dove la bellezza si scontra con una dura realtà sociale. La sua produzione, che spazia dalla narrativa alla cronaca giornalistica, fino al teatro, è un esempio di come l’arte possa essere un potente strumento di denuncia sociale. Grazie a una prosa ricca di similitudini e metafore, Fava mette insieme cronaca e letteratura in un affresco vivido della realtà siciliana, dove la lotta contro le disuguaglianze sociali emerge come tema centrale.
Il ritorno di Fava con Processo alla Sicilia

Il libro Processo alla Sicilia, pubblicato per la prima volta nel 1967 e ristampato nel 2008 dalla Fondazione Giuseppe Fava, raccoglie trentacinque inchieste giornalistiche scritte nel 1966. Un documento fondamentale per comprendere le dinamiche sociali e politiche della Sicilia degli anni Sessanta. Le inchieste di Fava, apparse originariamente sul quotidiano catanese “La Sicilia”, offrono uno sguardo penetrante su una terra che si affacciava ai miti della modernità, ma che era ancora profondamente segnata dalle disuguaglianze sociali e dalla presenza della mafia. Rileggere oggi Processo alla Sicilia significa riflettere sui mutamenti che hanno attraversato l’isola e sulle sfide ancora irrisolte. La Sicilia, con le sue chiese antiche, i monumenti favolosi e i paesi miserabili, continua a essere un microcosmo di contraddizioni, dove la lotta per la giustizia è più che mai attuale.
- 👨🏫 Maestro di denuncia sociale e cultura......
- 💔 La denuncia amara di una Sicilia dolente......
- 🔍 Sciascia e Fava: due facce della stessa medaglia......
Il testamento spirituale di Giuseppe Fava
Nel dicembre del 1983, poco prima di essere ucciso, Giuseppe Fava tenne una lezione a Palazzolo Acreide, suo paese d’origine. In quella lezione, rivolta alle nuove generazioni e che si può considerare il suo testamento spirituale, esortò a lottare per una società più equa, capace di contrastare la miseria e l’ingiustizia. In un periodo buio per la Sicilia, segnato dalla violenza mafiosa, Fava ha rappresentato una voce di ribellione contro la rassegnazione.
Il suo impegno giornalistico e letterario è stato un esempio di passione e tenacia, che lo ha portato a fondare il mensile “I Siciliani”, un giornale di inchiesta che ha denunciato i mali della società siciliana. La Fondazione Fava, oggi, continua a promuovere il suo messaggio di legalità e giustizia, distribuendo opuscoli nelle scuole per sensibilizzare i giovani. L’eredità di Fava è quella di un uomo che ha lottato per la verità, pagando con la vita la sua attività di denuncia contro la mafia.
Per orientarsi fra testo e contesto
Giuseppe Fava, con Processo alla Sicilia, ci invita a riflettere sulle dinamiche sociali e culturali che attraversano l’isola e, più in generale, il nostro tempo. La sua opera, che spazia dalla denuncia sociale alla riflessione esistenziale, suggerisce una chiave di lettura per comprendere le sfide che ancora oggi abbiamo di fronte. La capacità di utilizzare diversi mezzi espressivi, dal teatro al cinema, dalla letteratura al giornalismo, rende Fava una figura poliedrica e moderna, in grado di parlare a diverse generazioni. Grazie al suo sacrificio, la lotta per la giustizia è un patrimonio che riguarda tutti, un patrimonio che si nutre di quella stessa conoscenza e consapevolezza che hanno animato la vita coraggiosa di Giuseppe Fava.