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- Domani si va al mare è il libro scritto per Fandango dalla tennista Monica Giorgio insieme a Serena Marchi.
- La carriera della Giorgio è stata influenzata da figure storiche come Gandhi e Martin Luther King.
- Nel 1980 è stata arrestata con l’accusa di aver partecipato a un rapimento a sfondo politico. Accusa dalla quale è stata successivamente prosciolta.
Il tennis italiano non è soltanto Jannik Sinner. Tra i campioni del passato c’è sicuramente Adriano Panatta, ma c’è anche una campionessa meno nota di cui esce adesso l’autobiografia. Domani si va al mare. Wimbledon, anarchia, prigioni, esilio e nuovi mondi (Fandango) è il libro scritto da Monica Giorgi in collaborazione con la giornalista Serena Marchi. Quest’opera narra l’incredibile storia della Giorgio, una tennista che ha saputo coniugare sport e attivismo in un cammino di vita privo di compromessi.
Una vita tra sport e impegno sociale
Monica Giorgi, nata a Livorno nel 1946, crebbe in un ambiente agiato che intendeva indirizzarla, fin da bambina, verso una carriera nel tennis che sarebbe dovuta sfociare auspicabilmente sui campi di Wimbledon. Dimostrando un talento precoce, si specializzò nel doppio, ma la morte del padre cambiò la sua vita, costringendola a trovare un equilibrio tra il lavoro e lo sport per supportare la madre.
Nella sua carriera sportiva, stabilì un solido legame con Lea Pericoli, una delle icone del tennis italiano, che apprezzò molto la sua intelligenza e la sua fervida passione per la lettura. Filosofia e non violenza diventarono parti essenziali della sua vita, avvicinandola a figure come Gandhi e Martin Luther King. La tennista partecipò attivamente ai movimenti anarchici, impegnandosi nella tutela dei diritti dei detenuti con la rivista “Niente più sbarre”. Un impegno che pagò a caro prezzo quando, nel 1980, venne arrestata con il sospetto di aver partecipato a un rapimento a sfondo politico. Benché le prove a suo carico fossero deboli, subì comunque una condanna. Fu grazie alla mobilitazione popolare e al sostegno del mondo del tennis che si giunse alla revisione del processo, fino alla dichiarazione della sua non colpevolezza.
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- Un esempio di forza e determinazione... 💪🎾...
- Una narrazione troppo idealizzata che ignora... 👎📖...
- Se lo sport e la politica si incontrano... 🤔⚖️...
Monica Giorgi e il suo “peregrinare”
Una volta assolta, Monica Giorgi si stabilì prima in Francia e successivamente in Svizzera, dove ottenne la cittadinanza tramite un matrimonio organizzato con un anarchico svizzero. Durante un viaggio in Sri Lanka, la sua vita si arricchì dell’incontro con Podi, un bambino che, attraverso una catena di vicende incredibili, diventò suo figlio adottivo. La sua vita fu continuamente segnta da scelte audaci e lotte per la giustizia, come riporta il libro scritto insieme a Serena Marchi. Domani si va al mare infatti è la storia di una donna che ha costantemente affermato i propri principi, anche a rischio della libertà.
Per orientarsi fra testo e contesto
La biografia della tennista Monica Giorgi in Domani si va al mare è un’interessante prospettiva su come lo sport possa combinarsi con l’impegno sociale e politico. La vita della Giorgio testimonia che le decisioni individuali possono plasmare il corso degli eventi. Inoltre, che restare fedeli ai propri valori, anche quando il prezzo sembra insopportabile, è un percorso che chiunque può intraprendere. La sua storia si colloca in un quadro più ampio di lotta per i diritti e la giustizia, temi eternamente rilevanti. Per coloro che desiderano approfondire questi argomenti, il libro offre una visione provocatoria, che fa capire quanto le nostre decisioni possano incidere su aspetti che travalicano le mere vicende private che ci riguardano.