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Luis García Montero e la poesia come strumento di libertà

Esplora l'opera di Luis García Montero, poeta spagnolo che intreccia storia, sentimenti e riflessione ideologica per affrontare temi come la democrazia e la memoria storica.
  • La recente antologia "Un romanticismo illuminato" raccoglie testi che tracciano un itinerario esistenziale fedele al valore delle parole.
  • Montero riflette sul potere della poesia di creare un "noi" tra autore e lettore, esplorando il vocabolario dei sentimenti.
  • Nel 1983, Montero ha visitato Praga con Rafael Alberti, verificando come lo stalinismo avesse pervertito i sogni comunisti.

Luis García Montero, massimo poeta spagnolo, classe 1958 e docente all’Università di Granada, è stato insignito di importanti premi letterari iberici. La sua opera coniuga storia, contesti urbani ed effusione affettiva in una lirica lieve e graffiante. La recente antologia Un romanticismo illuminato (a cura di Gabriele Morelli, Crocetti, pp. 256, euro 18) raccoglie testi che tracciano un itinerario esistenziale fedele al valore delle parole. Montero afferma: «Ma col passare del tempo, dolore e fortuna consumano, vorrei che i miei versi sconfitti avessero l’emozione quieta delle rovine classiche». Gli ingredienti fondamentali della sua poesia sono il sentimento e la riflessione ideologica.

Montero ha iniziato a leggere poesie giovanissimo, durante la dittatura in Spagna. Il ricordo dell’omicidio di García Lorca a Granada lo ha spinto a impegnarsi per la democrazia. Per Montero, la democrazia non significa solo votare ogni quattro anni, ma anche cambiare l’educazione sentimentale ereditata dal franchismo e affrontare la memoria storica e il machismo imperante. Con un gruppo di amici poeti, ha firmato il manifesto “L’altro sentimentalismo”, sostenendo che la storia non passa unicamente attraverso guerre o elezioni, ma anche attraverso sentimenti che sono conseguenza delle situazioni sociali.

Il rapporto tra amore e linguaggio

Montero esplora il rapporto dell’amore con il linguaggio, riflettendo sulle idee di Lacan e Derrida. Ha studiato Lacan negli anni ’80 e si è interessato alla psicoanalisi, influenzato dall’indagine sull’inconscio definito dalla storia. Si identifica con Derrida per l’impegno a decostruire il potere e il linguaggio istituzionale legato al neoliberismo fluido. Per Montero, il potere è un male necessario, ma non deve imporre la legge del più forte. La poesia, secondo lui, insegna che le cose si adattano alle parole e che la lingua è più di un semplice dizionario.

Montero è interessato a indagare la poesia d’amore e il vocabolario dei sentimenti, cercando di capire come si forma un “noi” tra il “tu” e l’”io”. Le buone opere letterarie, secondo lui, formano un “noi” tra l’autore e il lettore. Il fatto letterario esiste quando il lettore abita il libro e riconosce in ciò che scrive l’autore. La stessa cosa accade al contrario, quando l’autore riconosce sé stesso e trascende il sé biografico in un “noi” che aiuta a comprendere una parte profonda della condizione umana.

Il peso del pensiero marxista nella poesia di Montero

Montero ha aderito al Partito Comunista durante gli anni universitari e ha partecipato alla lotta clandestina contro il franchismo. Nel 1983, ha accompagnato Rafael Alberti a Praga, dove ha verificato come lo stalinismo avesse pervertito i sogni comunisti. Ha partecipato alla coalizione di Sinistra Unita, un gruppo politico che sosteneva la lotta per le uguaglianze del socialismo all’interno della democrazia. Montero crede che non si possa lottare per la libertà rompendo l’uguaglianza, né lottare per l’uguaglianza sacrificando la libertà.

Il suo coinvolgimento politico e il contatto con teorici marxisti hanno influenzato i suoi studi letterari. Il suo maestro, Juan Carlos Rodríguez, professore di letteratura e allievo di Louis Althusser, lo ha aiutato a comprendere il carattere ideologico della letteratura. Montero ha studiato autori con impegno politico, come Dante, Petrarca e san Giovanni della Croce, e ha subito l’influenza del pensiero di Pasolini sulla trasformazione culturale della società al consumismo narcisistico.

Julio Cortázar: la libertà della parola

Julio Cortázar, figlio di un funzionario dell’ambasciata argentina in Belgio, è stato scrittore, poeta, critico letterario, saggista e drammaturgo argentino naturalizzato francese. Attivo nei generi del fantastico, della metafisica e del mistero, è considerato uno dei maggiori autori di lingua spagnola del ventesimo secolo. La sua formazione è stata all’insegna della contaminazione, con filosofi come Montaigne, Platone e Cocteau che costellano le sue letture giovanili. Ha tradotto Jean Giono, André Gide e Chesterton, e ha dedicato un’opera al jazz nel 1959, L’inseguitore.

Nel 1941, a ventisette anni, ha pubblicato un articolo su Rimbaud, firmandosi Julio Denis. Nel 1948, per la rivista Sur diretta da Victoria Ocampo, ha scritto Muerte de Antonin Artaud e l’anno dopo ha dato vita al “poema drammatico” Los reyes. Dal 1946 ha iniziato a lavorare a uno studio su John Keats, che è stato rielaborato e pubblicato postumo con il titolo A passeggio con John Keats. In questo excursus letterario lungo seicento pagine, Cortázar mette al centro la vita e la poesia del poeta amato, ritraendo Buenos Aires, i profumi e le luci della metropoli argentina, la vastità della pampa, gli amici poeti e le discussioni notturne.

I nostri consigli di lettura

Per chi desidera approfondire il tema della libertà nella poesia e nella letteratura, consigliamo Un romanticismo illuminato di Luis García Montero, che offre una panoramica completa della sua opera e del suo impegno politico e sociale. Per i lettori occasionali, suggeriamo Rayuela di Julio Cortázar, un romanzo che esplora la libertà della parola e la non linearità temporale.

Per i lettori più esperti, consigliamo A passeggio con John Keats di Julio Cortázar, un’opera che mette al centro la vita e la poesia di Keats, offrendo una riflessione profonda sulla libertà e la creatività. Infine, per chi è interessato alla poesia italiana, Ossi di seppia di Eugenio Montale è un classico che esplora il “male di vivere” e la “divina indifferenza”, offrendo spunti di riflessione sulla libertà e la condizione umana.

La lettura di questi testi può stimolare una riflessione personale sul significato della libertà nella nostra vita quotidiana e nella società contemporanea. La poesia e la letteratura ci offrono strumenti preziosi per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda, invitandoci a esplorare nuove possibilità e a immaginare un futuro diverso.


Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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