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- Filip Babicz ha completato le quattro creste del Cervino in 7 ore, 43 minuti e 45 secondi nel settembre 2024.
- Nel 2021, ha scalato lo Spigolo Nord del Badile in 42 minuti e 52 secondi.
- Il libro Oltre l'immaginabile offre una prospettiva unica sulle motivazioni personali di Babicz, andando oltre il semplice resoconto delle sue imprese.
Filip Babicz, alpinista di fama internazionale, ha pubblicato per Rizzoli il suo primo libro, Oltre l’immaginabile. Uscito il 3 dicembre, il volume offre uno sguardo approfondito sulle imprese di Babicz, noto per le sue scalate in solitaria e le sue prestazioni da record. Tra le sue imprese più celebri, si annoverano la solitaria lungo l’integralissima di Peutérey sul Monte Bianco in 17 ore e la salita della Cresta Sud dell’Aiguille Noir in un’ora e 30 minuti nel 2020. Nel 2021, ha scalato lo Spigolo Nord del Badile in 42 minuti e 52 secondi, mentre nel 2022 ha affrontato la parete inglese “Appointment with Death” e il Grand Capucin in soli 49 minuti. Il suo più recente traguardo, avvenuto nel settembre 2024, è stato quello di completare le quattro creste del Cervino in 7 ore, 43 minuti e 45 secondi.
Il viaggio personale di Filip Babicz
Proveniente da Zakopane in Polonia, Babicz si è trasferito stabilmente a Courmayeur circa due decenni fa. La sua vicenda personale parla di tenacia e di passione verso l’universo della montagna, una passione che ha scoperto mentre lavorava come operatore cinematografico vicino al Monte Bianco. Questa fase della sua vita rappresenta un punto cruciale che lo ha spinto ad andare oltre l’arrampicata sportiva competitiva, dove già eccelleva, per indagare altre dimensioni dell’alpinismo. Di indole solitaria ma aperto alle amicizie significative – soprattutto con le guide alpine locali – Babicz si è legato a Denis Trento, campione mondiale di scialpinismo scomparso prematuramente nel maggio 2024. A Trento, Babicz ha dedicato l’impegnativa via Persefone Extension presso La Thuile.
- Un tributo alla determinazione umana, Babicz ispira tutti......
- Un'opera che forse esagera il mito dell'alpinismo estremo......
- Esplorare le cime dell'anima mentre si scala il Cervino......
L’alpinismo come forma di ascesi
L’opera di Babicz emerge più come una profonda riflessione personale che come un semplice resoconto di avventure. Il libro infatti condivide con i lettori non solo le vicissitudini vissute durante le arrampiacate estreme, ma anche le ragioni interiori delle scelte compiute lungo il suo percorso umano, fornendo così una prospettiva originale sul mondo dell’alpinismo ad alto rischio. Tant’è vero che per l’autore il volume funge da strumento di riflessione piuttosto che da da traguardo finale. La sua intenzione è quella di far capire cosa spinge un alpinista a valicare costantemente i proprio limiti, in una sorta di ascesi interiore. Una intenzione che si ricava da pagine scritte in totale trasparenza, a dimostrazione di una filosofia che Babicz ritiene valida sia nella vita di tutti i giorni sia durante le scalate sulle cime montane.
Per orientarsi fra testo e contesto
Nel suo libro, Filip Babicz ci porta in un viaggio alla scoperta dei limiti del possibile, un viaggio che trascende l’alpinismo per abbracciare le sfide dell’esistenza quotidiana. Con esempi tratti dalla sua esperienza personale, l’autore condivide nuovi modi per affrontare avversità e paure. Non mancano, in tal senso, i richiami a personaggi storici come Leonida – che il film 300 ha fatto conoscere al grande pubblico – in una ricerca di connessione tra determinazione personale e successo negli obiettivi prefissati. L’opera diventa così uno spunto di lettura interessante non solo per gli amanti delle montagne, ma anche per coloro che cercano ispirazione nel dover affrontare i propri problemi.
In fin dei conti, il percorso intrapreso da Filip Babicz mostra quanto la passione accompagnata dalla determinazione possa realmente cambiare una vita umana. Le imprese sugli alti picchi sono un esempio di quello che si possa realizzare attraverso la perseveranza e l’impegno. Per chi è curioso di approfondire invece l’universo dell’alpinismo, questo libro garantisce una prospettiva che non deluderà le aspettative.