Festa della poesia a Casetta Parise: viaggio tra i versi contemporanei

Sabato 31 agosto la Casetta Parise a Salgareda, in provincia di Treviso, ospiterà la IX edizione della Festa della poesia organizzata da Ronzani Editore. Situata sotto i gelsi, a poca distanza dal Piave, la Casetta Parise è un luogo di grande suggestione e tranquillità, perfetto per accogliere i poeti che con le loro opere narrano la complessità, la bellezza e il dolore dei nostri tempi.

L’evento, che si tiene in concomitanza con l’anniversario della scomparsa di Goffredo Parise (8 dicembre 1929 – 31 agosto 1986), vedrà la partecipazione di numerosi poeti pubblicati nelle collane di Ronzani Editore, tra cui Luca Chendi, Fabio Franzin, Augusto Pivanti, Maurizio Casagrande, Mario Campanino, Vasco Mirandola, Michela Rodeghiero, Carlo Ragliani, Riccardo Colotti, Ugo Vesselizza e Isabella Panfido. Tutti i poeti presenti leggeranno i loro versi, offrendo un’occasione unica per immergersi nella poesia contemporanea.

La casetta delle fate e l’amore selvaggio

La Casetta Parise, detta anche Casetta delle fate, non è solo un luogo di ispirazione poetica, ma anche il teatro di una complessa storia d’amore. Goffredo Parise e la pittrice Giosetta Fioroni, sua storica compagna, hanno vissuto qui momenti di grande intensità emotiva. La loro relazione, caratterizzata da gelosie e passioni, ha trovato espressione nell’opera postuma di Parise, L’odore del sangue, pubblicata nel 1997 e successivamente adattata in un film diretto da Mario Martone.

Parise ha trascorso dodici anni a Salgareda, trovando in questo luogo un rifugio sereno. Tuttavia, la sua vita è stata segnata da problemi di salute, tra cui due infarti nel 1976 e nel 1979. La malattia e la vecchiaia erano per lui espressioni di una patologia più grande e incurabile. Nonostante i consigli medici, Parise non ha mai smesso di fumare. Farlo sarebbe coinciso con una sorta di anticamera della morte.

La noia e l’approdo sul Piave

Giosetta Fioroni descrive Parise come un uomo profondamente segnato dalla noia, che poteva provocargli veri e propri malori. La noia lo spingeva a fuggire, fisicamente ed emotivamente, dalle situazioni e dalle persone che trovava prive di vitalità. Ecco perché spesso Parise trovava sollievo nella bicicletta, mentre in altre circostanze preferiva scomparire letteralmente dalle situazioni noiose.

Parise ha trovato in Salgareda un luogo dove poter respirare il senso del tempo e vivere in armonia con la natura. Qui ha scritto i suoi celebri Sillabari, una raccolta di brevi racconti che esplorano i sentimenti umani nella loro essenzialità. I Sillabari sono considerati il capolavoro di Parise, un’opera che riscopre i valori più autentici attraverso poesie in prosa.

Per orientarsi fra testo e contesto

La Casetta Parise non è solo un luogo fisico, ma un simbolo della ricerca di serenità e ispirazione. La Festa della poesia organizzata da Ronzani Editore è quindi un’occasione per celebrare non solo l’opera di Parise, ma anche l’importanza della poesia come mezzo per esplorare e comprendere la complessità della vita.

Per chi desidera approfondire ulteriormente l’opera di Goffredo Parise, consigliamo la lettura dei Sillabari. Questa raccolta offre uno sguardo intimo e profondo sui sentimenti umani, rendendola una lettura ideale sia per i neofiti che per gli appassionati di letteratura. Per i lettori più esperti, suggeriamo di esplorare L’odore del sangue, un romanzo che riflette la complessità delle relazioni umane e la lotta contro la malattia e la vecchiaia.