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Inquieto vivere Andrea Bindi

«Inquieto vivere» di Andrea Bindi: la poesia non è morta

Il vigile del fuoco e poeta aretino ha conquistato il pubblico con la sua raccolta di poesie, un successo che va controtendenza.
  • Il libro «Inquieto vivere» di Andrea Bindi (Helicon, 2024) è già arrivato alla terza ristampa.
  • La sua poesia è stata definita “paratattica” e “meta-narrativa”, con un focus sulla vita di ogni giorno.
  • Le presentazioni del libro continueranno con un lancio nazionale previsto per l’autunno, con tappe già in calendario a Milano, Pistoia, Novara e Modena..

Il libro Inquieto vivere di Andrea Bindi (Helicon, 2024) è diventato rapidamente un caso editoriale. La raccolta di poesie, dedicata dal vigile del fuoco e poeta aretino a un amico scomparso, ha visto un successo immediato e inaspettato, tanto che in breve tempo è già arrivata alla terza ristampa. La prima edizione è andata esaurita in soli tre giorni, costringendo l’editore a rifornire più volte i punti vendita. Questo fenomeno è particolarmente sorprendente considerando che la poesia non è generalmente un genere molto richiesto.

Bindi, 41 anni, ha iniziato a scrivere poesie da giovane, partecipando a numerosi concorsi e vincendo diversi premi letterari. Tuttavia, ha smesso di scrivere per molti anni fino a quando non è tornato ad Arezzo e ha sentito la necessità di raccontare le esperienze quotidiane vissute in caserma. La sua poesia è stata definita “paratattica” e “meta-narrativa”, con un focus sulla vita di ogni giorno, il mondo del soccorso, il disagio sociale e l’abbandono.

Presentazioni e riconoscimenti

Il libro è stato presentato in diverse occasioni, riscuotendo sempre un grande successo. La prima presentazione assoluta in città si è tenuta il 7 settembre 2024 nel parco pubblico di via Giovanni Acuto, chiudendo la rassegna letteraria Zenzero OFF. La presentazione è stata organizzata dall’associazione ORA Officina Rilancio Arezzo in collaborazione con la libreria Edison by Biblion. Qualora si fosse verificato maltempo, l’evento sarebbe stato ospitato sotto il porticato dello spazio bar del sito.

Un’altra presentazione significativa si terrà il 20 settembre 2024 presso l’Aula Magna di Palazzo Galletti a Monte San Savino. L’evento è organizzato dalla Pro Loco e dalla Misericordia di Monte San Savino. Durante la serata, Monica Crestini, comandante della Polizia Municipale savinese e poetessa, leggerà alcune delle sue poesie. Alla presentazione seguirà il firma copie, offrendo ai lettori l’opportunità di incontrare l’autore.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Un capolavoro commovente che tocca l'anima......
  • 👎 Un'opera sopravvalutata e piena di cliché......
  • 🔍 L'approccio paratattico di Bindi offre una visione unica......

Il contenuto del libro

Inquieto vivere è una raccolta di poesie che racconta in versi liberi la quotidianità di chi è sempre in prima linea nelle emergenze. Le poesie di Bindi trattano di storie di lavoro, di vita e di quotidianità, con una semplicità che si trasforma in lirica e raggiunge il cuore e l’anima dei lettori. Le sue poesie sono un omaggio a personaggi di provincia, amici scomparsi e grandi della musica come Gianluca Grignani e Bruce Springsteen.

Una delle poesie più toccanti è dedicata al padre di Bindi, con cui aveva un rapporto burrascoso ma con il quale si è riappacificato prima della morte. Il libro è anche un tributo a colleghi e amici scomparsi, come Dario Perilli, un vigile del fuoco scomparso pochi mesi fa. La copertina del libro è stata realizzata dalla pittrice Sarah Ledda, mentre l’introduzione è firmata da Simona Viciani, traduttrice ufficiale di Charles Bukowski.

La prima poesia della raccolta

Almeno piovesse

“Almeno piovesse”
dice il tipo che entra nel bar.
Scrollandosi l’acqua di dosso.

Una donna elegante
con un ragazzo
parecchio più giovane
ordina cose
a me sconosciute.
“Un macchiatone tiepido
con la cannella.
Un cappuccino al vetro
con cioccolato
e zucchero a velo.”

Io che prendo
il caffè amaro
perché non ho voglia
di girarlo.

Mi piacciono i discorsi nei bar.
Mi piacciono i discorsi ovunque,
a dire il vero.
A volte non ho voglia di parlare.
Ho voglia solamente
di ascoltare le persone.
Quelle che non conosco.
Quelle che non si aspettano
una risposta.
Da me.

“L’hanno aperto e l’hanno richiuso.”
“È uscito da casa con le sue gambe
non è più tornato.”
Tutto ciò che sappiamo
della medicina
è questo.
Improvvisiamo.

“Siamo solo un numero.”
“Ogni lasciata è persa.”
Tutto ciò che sappiamo
della filosofia
è questo.
Navighiamo a vista.

Mi piace ascoltare le persone.
Anche quella che beve
il “macchiatone”
col mignolo alzato
di una grande occasione.
Lui guarda il cellulare
in continuazione.

Deve aver trovato

qualcuna più giovane.
Si perderà un bel bacio
alla cannella.
La vita è questa.

“Almeno piovesse”
insiste Bernacca.
Per fare colpo
sulla barista stanca.
Tutto il giorno
ad ascoltare
cazzate.

“Almeno piovesse”
mentre fuori si vedono i fulmini.
“Almeno piovesse”
sulle nostre coscienze.
Che non stanno mai zitte
e ci fanno pensare.
Ci fanno sentire in colpa
pure ad amare.

“Almeno piovesse”
sulle nostre promesse.
Non ne abbiamo mantenuta una.
Per primi a noi stessi.

“Almeno piovesse”
su me che odio
gli ombrelli.

Raggiungo la macchina
sotto il diluvio.
Non trovo la chiave
e m’infradicio tutto.

Mi fermo sotto l’acqua
per un attimo.
Più zuppo
che zuppo
non si può diventare.
Mi fermo a guardare
loro due.

Stretti sotto un ombrello
orrendo.
Ridono sotto la pioggia
che neanche li bagna.
Correndo.
Si danno un bacio in bocca
alla cannella.
Hai capito “la vecchia”…

La vita
è un pezzetto di strada
che facciamo insieme.

A volte piove
a volte c’è il sole.
La vita è una scommessa.
Un’estrazione.

Entro in macchina.
Sento l’acqua fredda
scendermi lungo la schiena.
Corre sul parabrezza.
“Almeno piovesse”
mi viene da ridere.
Ma
chissenefrega.

È così bello
vivere.

Per orientarsi fra testo e contesto

Il libro continua a riscuotere un grande successo e sarà presto disponibile anche su Amazon. Le presentazioni del libro continueranno con un lancio nazionale previsto per l’autunno, con tappe già in calendario a Milano, Pistoia, Novara e Modena.

Inquieto vivere di Andrea Bindi rappresenta un esempio significativo di come la poesia possa ancora toccare profondamente il pubblico contemporaneo. La fusione di linguaggi e la narrazione di esperienze quotidiane rendono questa raccolta accessibile, capace di riempire un vuoto nel panorama letterario attuale.

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Le ceneri di Gramsci di Pier Paolo Pasolini (Garzanti, 1957), un’opera che esplora temi di vita quotidiana e disagio sociale attraverso la poesia. Per i lettori più esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire la poesia “paratattica” e “meta-narrativa” leggendo La vita agra di Luciano Bianciardi (Feltrinelli, 1962), un romanzo che, pur non essendo una raccolta di poesie, utilizza una narrazione frammentata e paratattica per raccontare la vita di ogni giorno.


Articolo ibrido frutto dell’AI, ma revisionato da un essere umano.(scopri di più)
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