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- L’evento Bleedings ha visto il 20 dicembre 2024 la partecipazione di Abel Ferrara e Gabriele Tinti alla BKV Fine Art di Milano.
- La performance è stata collocata all’interno della mostra Perdere la testa, prorogata fino al 17 gennaio 2025.
- La mostra propone un viaggio attraverso uno dei temi più affascinanti e perturbanti della storia dell’arte: la decapitazione.
Venerdì 20 dicembre 2024 il regista Abel Ferrara e il poeta Gabriele Tinti hanno dato vita a “Bleedings”alla BKV Fine Art di Milano (foto di apertura proveniente dal profilo Instagram della Galleria). L’evento, all’interno della mostra “Perdere la testa”, prorogata fino al 17 gennaio 2025, è stato un reading che ha visto Ferrara recitare i versi di Tinti, ispirati alla narrazione biblica di Davide e Golia. Un tema che, attraverso la storia, ha affascinato e inquietato artisti di ogni epoca, trovando espressione in opere che spaziano dall’antichità al contemporaneo.
La galleria, situata in Via Fontana 16, è diventata il palcoscenico di una performance che ha saputo catturare l’essenza della violenza e della brutalità umana, evocando al contempo la bellezza e la forza dell’arte come strumento di esorcismo.
Bleedings, la potenza dei versi di Tinti
Gabriele Tinti, poeta e critico d’arte italiano, è noto per la sua capacità di trasformare le opere d’arte in parole, dando loro nuova vita attraverso la poesia. I suoi versi, spesso recitati in contesti museali da attori di fama internazionale, affrontano temi di grande intensità emotiva, come la violenza, la morte e la redenzione. In “Bleedings”, Tinti utilizza la poesia come una lama affilata, tagliando attraverso le convenzioni e offrendo una visione cruda e autentica della condizione umana.
La sua collaborazione con Abel Ferrara, regista noto per il suo approccio senza compromessi al cinema, ha dato vita a un dialogo artistico che esplora le tenebre dell’animo umano. Ferrara, con la sua voce profonda e avvolgente, ha saputo dare corpo ai versi di Tinti, come già avvenuto il 21 marzo 2021 alla Pinacoteca di Brera (vedi il video in basso). La scelta di recitare in prima persona, sia dal punto di vista del vincitore che del vinto, ha aggiunto una dimensione ulteriore alla narrazione, sottolineando la complessità e l’ambiguità della vittoria e della sconfitta.
Don’t leave my body to the dogs,
burn it far away with its ills.
The fire will cleanse its wounds, the ashes
will soothe its challenges. At a thousand degrees
my bite will still be strong,
my sin, this comedy.
(Non lasciare il mio corpo in pasto ai cani,
fallo bruciare lontano con i suoi mali.
Il fuoco ne monderà le ferite, la cenere
ne acquieterà le sfide. A mille gradi
sarà ancora forte il mio morso,
il mio peccato, questa commedia)
- 🎨 Un'esperienza visiva e poetica straordinaria che......
- ⚔️ Questo dialogo tra arte e poesia mi lascia perplesso......
- 🌟 Un connubio affascinante e complesso che rivela una visione......
La mostra “Perdere la testa”
La mostra “Perdere la testa”, ospitata dalla BKV Fine Art, propone un viaggio attraverso uno dei temi più affascinanti e perturbanti della storia dell’arte: la decapitazione. Attraverso una selezione accurata di opere che spaziano dall’antichità ai giorni nostri, l’esibizione raccoglie un’ampia iconografia connessa alla testa mozzata, mettendo in luce alcune delle rappresentazioni più celebri, come quelle di San Giovanni Battista, Golia e Oloferne.
Tra gli artisti presenti, spiccano i nomi di Giuseppe Diamantini, Mario Balassi, Giacomo Farelli, Giovanni Cerrini e Julian Schnabel, che hanno saputo reinterpretare il mito di Davide e Golia attraverso il loro linguaggio pittorico. La mostra, che avrebbe dovuto chudere il 20 dicembre 2024, ma che è stata prorogata fino al 17 gennaio 2025, costituisce un excursus originale per comprendere la capacità dell’arte di affrontare temi complessi e universali in uno spazio che suggerisce contemplazione e introspezione.
Per orientarsi fra testo e contesto
L’incontro tra Abel Ferrara e Gabriele Tinti è un esempio di come l’arte possa fungere da ponte tra diverse forme espressive, creando un dialogo che va oltre i confini del tempo e dello spazio. Ferrara, con la sua lunga carriera nel cinema, ha saputo portare sul palco della BKV Fine Art la sua esperienza di narratore visivo, mentre Tinti, con la sua sensibilità poetica, ha dato una nuova prospettiva sulla narrazione biblica di Davide e Golia.
Per chi fosse interessato ad approfondire il lavoro di Tinti, si consiglia di andare alla scoperta delle sue precedenti collaborazioni con artisti come Roger Ballen e Andres Serrano. Allo stesso modo, i film di Ferrara, come Il cattivo tenente e King of New York, sono portatori di uno sguardo provocatorio sulla condizione umana, vista attraverso la lente di temi quali redenzione, colpa e salvezza.