Yayoi Kusama, una monografia per conoscere l’artista giapponese

Una nuova monografia, intitolata Yayoi Kusama. 1945 – oggi, delinea un viaggio lungo settant’anni attraverso le molteplici evoluzioni di una carriera artistica unica. Scritta da un’equipe di studiosi guidata da Doryun Chong e Mika Yoshitake, e pubblicata da 24 Ore Cultura, questa corposa opera esplora la vita e il lavoro della celebre artista giapponese che oggi ha 95 anni. Disponibile in libreria dal 13 settembre, il tomo si sviluppa in sei ampie sezioni tematiche che esaminano ciascuna un diverso aspetto dell’arte di Kusama, mostrando come sia riuscita a creare un proprio, distintivo, idioma visivo.

Immagini e scritti inediti per approfondire l’arte di Kusama

Oltre al ricco comparto iconografico, che vanta quasi 350 illustrazioni, la monografia include anche una selezione di scritti inediti della stessa Kusama. Tra questi, una corrispondenza con la pittrice statunitense Georgia O’Keeffe e molti altri documenti e saggi che restituiscono un quadro integrale della sua biografia. Kusama, considerata una delle artiste più influenti dell’ultimo secolo, si è affermata come punto di riferimento delle avanguardie asiatiche del secondo dopoguerra. Il successivo trasferimento negli Stati Uniti l’ha consacrata definitivamente come protagonista indiscussa dell’arte contemporanea. I suoi lavori, caratterizzati da schemi ripetuti e dall’uso vivace dei colori, esplorano i temi dell’infinito, dell’accumulazione, della potenza vitale e della connessione universale tra uomo e natura.

La retrospettiva al Gropius Bau

Il libro arriva a distanza di tre anni dalla retrospettiva tenuta nel 2021 al Gropius Bau di Berlino. Di quell’evento esiste il catalogo in inglese, Yayoi Kusama: A Retrospective, curato da Stephanie Rosenthal, che esamina la vita e l’opera di Kusama attraverso la voce di critici ed esperti. Il volume ripercorre lo sviluppo della produzione creativa di Kusama dai suoi primi dipinti e dalle sculture cumulative ai suoi ambienti immersivi. Esplora anche la sua attività artistica meno conosciuta in Europa e affronta le sperimentazioni di Kusama nel mondo della moda, del cinema, della promozione artistica e dell’editoria, mettendo in luce il suo contributo nei vari rami dell’arte e offrendo analisi dettagliate delle sue performance, installazioni e serie di dipinti.

Una vita tra due culture

Un anno prima della retrospettiva al Gropius Bau, Elisa Macellari aveva realizzato il libro a fumetti Kusama. Ossessioni, passione, arte, edito da Centauria. Il volume ripercorre le tappe principali della vita e della carriera di Yayoi Kusama. Dal volo di sola andata da Matsumoto a New York, con sessanta kimono e duemila disegni in valigia, alle prime performance sotto l’ala protettiva di Andy Warhol, fino al successo e poi all’oscurità segnati dal ricovero nell’ospedale psichiatrico di Shinjuku. Macellari delinea i passaggi più importanti dell’esistenza di Kusama, includendo la sua infanzia a Matsumoto e gli anni Sessanta trascorsi a New York, dove divenne una figura centrale tra hippie e pacifisti. Il punto unificante, durante tutta la sua vita, rimane la sua malattia mentale e le ossessioni che si materializzano nella sua arte.

Per orientarsi fra testo e contesto

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato al tema principale dell’articolo è Infinity Net: la mia autobiografia di Yayoi Kusama (Johan & Levi, 2013). Questo libro offre una visione personale e sincera della sua vita, raccontata in prima persona con spiazzante sincerità e, a tratti, con momenti autenticamente comici. Per i lettori esperti, invece, il già citato Yayoi Kusama: A Retrospective, curato da Stephanie Rosenthal (Prestel, 2021) rappresenta una risorsa fondamentale per comprendere la traiettoria creativa e l’ampiezza della straordinaria carriera di Kusama.