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- Papa Francesco sottolinea il valore della lettura di romanzi e poesie per la maturazione personale e il dialogo culturale.
- Il Pontefice propone un radicale cambio di passo nella preparazione dei candidati al sacerdozio, dando più spazio alla letteratura.
- La lettura può aiutare a evitare la chiusura in poche idee ossessive e aprire nuovi spazi interiori.
- Un buon libro può diventare un’oasi contro scelte non benefiche, specialmente nella noia delle vacanze.
- Nel documento Querida Amazonia, Francesco cita 16 autori tra cui Pablo Neruda e Vinícius de Moraes.
Papa Francesco ha inviato una lettera, pubblicata il 4 agosto, ai candidati al sacerdozio, agli operatori pastorali e a tutti i cristiani, sottolineando il «valore della lettura di romanzi e poesie nel cammino di maturazione personale». Secondo il Pontefice, i romanzi e le poesie rappresentano una «palestra di discernimento», poiché agevolano il pastore a entrare in un dialogo fecondo con la cultura del suo tempo.
In particolare, Bergoglio evidenzia come la lettura possa aprire nuovi spazi interiori, aiutando a evitare la chiusura in poche idee ossessive. «Prima dei media, dei social, dei cellulari e di altri dispositivi, questa era un’esperienza frequente, sperimentata da molti. Non si tratta di qualcosa di superato», scrive il Papa.
La letteratura come strumento di formazione
Nella sua lettera, Papa Francesco intende «risvegliare l’amore per la lettura» e proporre un «radicale cambio di passo» nella preparazione dei candidati al sacerdozio, che dia più spazio alla lettura di opere letterarie. La letteratura, secondo il Pontefice, può «educare il cuore e la mente del pastore», esercitando la razionalità libera e riconoscendo il pluralismo dei linguaggi umani.
Francesco ricorda i suoi anni di insegnamento presso una scuola di gesuiti a Santa Fe, tra il 1964 e il 1965, quando era professore di Letteratura. Racconta come i suoi alunni preferissero leggere García Lorca piuttosto che El Cid, e come lui avesse deciso di trattare in classe gli autori che piacevano ai ragazzi. «Leggendo queste opere, i ragazzi prendevano gusto alla letteratura e alla poesia, e poi passavano ad altri autori», rammenta il Papa.
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Effetti benefici della lettura
Papa Francesco sottolinea gli effetti benefici di un buon libro, specialmente «nella noia delle vacanze, nel caldo e nella solitudine dei quartieri deserti». Un buon libro può diventare un’oasi che allontana da scelte non benefiche e, nei momenti di stanchezza, rabbia, delusione o fallimento, può aiutare a passare la tempesta con più serenità. La lettura apre nuovi spazi interiori e aiuta a non chiudersi in idee ossessive.
Il Pontefice lamenta che, nel percorso formativo di avviamento al ministero ordinato, l’attenzione alla letteratura non trovi un’adeguata collocazione. Spesso considerata come una forma di intrattenimento o un’espressione minore della cultura, la letteratura è invece, secondo Francesco, «indispensabile per un credente nel dialogo con la cultura del suo tempo e la vita delle persone concrete».
La “biblioteca” di Francesco
Papa Francesco ha una frequentazione costante della letteratura, come dimostrato dai numerosi riferimenti a scrittori e poeti nei suoi discorsi e documenti. Da Dante a Bloy, passando per Manzoni, Dostoevskij, Hölderlin e Péguy, il Pontefice cita spesso autori che hanno influenzato il suo pensiero. Nell’esortazione apostolica Querida Amazonia, ad esempio, sono citati 16 autori, tra cui Pablo Neruda e Vinícius de Moraes.
Il Papa ricorda come, durante la sua docenza a Santa Fe, avesse deciso di far studiare El Cid a casa e di trattare in classe gli autori che piacevano ai ragazzi. «Li stimolavo a passare anche ad altri autori», racconta Francesco, sottolineando l’importanza di non perdere di vista «la carne di Gesù Cristo», fatta di passioni, emozioni, sentimenti e racconti concreti.
Per orientarsi fra testo e contesto
Nella sua lettera Papa Francesco invita tutti i credenti a dedicare tempo alla lettura, non solo come forma di intrattenimento, ma come strumento di formazione e arricchimento personale. La letteratura, secondo il Pontefice, può aiutare a sviluppare un vocabolario ampio, stimolare l’immaginazione e la creatività, migliorare la capacità di concentrazione e ridurre lo stress e l’ansia.
Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato al tema principale dell’articolo potrebbe essere Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, un’opera che, con la sua semplicità e profondità, può toccare il cuore e la mente di chiunque.
Per i lettori esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire la lettura di Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, un romanzo che esplora le profondità dell’animo umano e le tensioni essenziali della nostra esistenza.