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- Dal 9 al 17 #ioleggoperché coinvolge tutta Italia in un grande palcoscenico di solidarietà culturale, dove ogni cittadino ha l'opportunità di donare un libro a una scuola.
- Secondo l'Ufficio Studi dell'AIE, che organizza la manifestazione, il campione di 2.924 scuole che ha partecipato alla precedente edizione ha mostrato un effetto positivo.
- Le librerie partecipanti sono passate da 3.609 a 3.939.
L’iniziativa #ioleggoperché, giunta alla sua nona edizione, si prepara a coinvolgere l’intera nazione in un progetto di educazione e promozione della lettura. Dal 9 al 17 novembre, l’Italia si trasforma in un grande palcoscenico di solidarietà culturale, dove ogni cittadino ha l’opportunità di donare un libro a una scuola. Il progetto, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), si propone di rispondere al bisogno crescente di libri nelle scuole, un bisogno a cui risponde creando e potenziando le biblioteche scolastiche. Con oltre 4,2 milioni di studenti coinvolti, 28.285 scuole, 350 nidi e 3.939 librerie, #ioleggoperché rappresenta un’iniziativa di portata straordinaria, che per la prima volta vede più di una scuola su due in Italia partecipare attivamente.
Il cuore del progetto risiede nella sua capacità di mobilitare il mondo del libro, le istituzioni, i media e tutti gli italiani per un fine comune: far nascere nuove biblioteche nelle scuole. «Donare un libro alle scuole è un gesto semplice che può però fare la differenza», ha sottolineato Innocenzo Cipolletta, presidente di AIE. Ogni testo offerto rappresenta non solo un valore immediato, ma un capitale per il domani, poiché le biblioteche all’interno delle scuole sono autentiche strutture di base per lo sviluppo culturale di bambini e adolescenti.
Un progetto di inclusione e crescita
Il progetto #ioleggoperché è reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il Libro e la Lettura, e alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Librai Italiani (ALI), il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai (SIL), nonché il supporto di Fondazione Cariplo e il patrocinio di SIAE. Ulteriore importante contributo proviene dalla Lega Serie A, Lega Serie A Femminile, Lega Serie B, Serie C, da Mediafriends e dalla Rai impegnata per la sostenibilità.
L’analisi portata avanti dall’Ufficio Studi dell’AIE su un campione di 2.924 scuole che hanno partecipato alla precedente edizione ha mostrato un effetto positivamente tangibile sulle realtà coinvolte. Grazie a #ioleggoperché, una scuola su quattro ha dichiarato di aver avviato o di voler istituire una biblioteca scolastica. Inoltre, l’87% delle scuole ha partecipato a più edizioni, mostrando un solido collegamento con il progetto. Con #ioleggoperché, le biblioteche scolastiche stanno trasformandosi in centri sempre più cruciali per la promozione della lettura: il 66% delle scuole ha infatti lanciato laboratori specifici e oltre il 25% delle scuole ha migliorato le prestazioni del servizio di tasseggio dei libri per gli studenti.
- 👏 Un'iniziativa lodevole che incoraggia la lettura......
- 🤨 Ma siamo sicuri che questi investimenti portino davvero risultati...?...
- 🧐 E se questa fosse la chiave per ridurre il divario culturale...?...
Un impegno collettivo per il futuro
La nona edizione di #ioleggoperché è stata presentata a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, alla presenza di importanti figure istituzionali. In apertura, è stato letto un messaggio del Ministro Giuseppe Valditara, che ha sottolineato l’importanza della lettura come passione da condividere. «Ogni pagina che giriamo è un tassello che aggiungiamo alla nostra crescita personale», ha affermato Valditara, evidenziando come la lettura possa creare ponti tra le esperienze personali e quelle altrui.
La partecipazione delle scuole e delle librerie è in costante crescita, con un aumento significativo delle adesioni, soprattutto nelle regioni del Sud Italia. Quest’anno, grazie a uno sforzo dedicato, si osserva una crescita dell’11% nel numero di scuole registrate. Sono arrivate quasi mille nuove adesioni da Campania, Calabria, Molise e Sardegna. Anche le librerie vedono un incremento di presenze, con 3.939 punti vendita partecipanti rispetto ai 3.609 dell’anno precedente.
Per orientarsi fra testo e contesto
#ioleggoperché non è una semplice campagna di book sharing, ma funge da catalizzatore per arricchire l’ambiente educativo e culturale delle scuole, garantendo una disponibilità più equa di materiali di lettura e stimolando la nascita di nuovi appassionati di libri. Alla conclusione della fase di donazione, il 17 novembre, il compito verrà trasferito alle case editrici, che collaboreranno con l’aggiunta di oltre 100 mila volumi che si sommeranno ai libri donati dai privati cittadini.
Ecco perché #ioleggoperché costituisce un’opportunità per riflettere sull’importanza della lettura come strumento di crescita personale e collettiva. La lettura, infatti, non solo arricchisce il nostro bagaglio culturale, ma ci permette di condividere esperienze e conoscenze, creando una comunità più coesa e consapevole. In un mondo sempre più complesso e interconnesso, iniziative come #ioleggoperché ci ricordano che il futuro inizia con un libro e che ognuno di noi ha il potere di contribuire a costruire un domani migliore attraverso piccoli gesti di solidarietà e condivisione.