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- Notes to John è il libro postumo di Joan Didion, che sarà pubblicato in Italia ad aprile da Il Saggiatore.
- Contiene 46 capitoli scritti dall’autrice e indirizzati al marito John Gregory Dunne.
- Il libro si apre nel dicembre 1999, un periodo in cui Didion aveva iniziato a frequentare uno psichiatra, spinta da anni di difficoltà personali e familiari.
Notes to John, il libro postumo di Joan Didion, sarà pubblicato in contemporanea mondiale ad aprile 2025 da Il Saggiatore. Il volume di una delle scrittrici più iconiche del nostro tempo, si apre nel dicembre del 1999, un periodo in cui Didion aveva appena iniziato a frequentare uno psichiatra, spinta da anni di difficoltà personali e familiari. Gli appunti raccolti durante queste sedute sono un viaggio attraverso temi complessi come l’alcolismo, la depressione e l’ansia, ma anche una fotografia del suo legame travagliato con la figlia Quintana.
Didion, nata a Sacramento nel 1934, ha sempre avuto un rapporto profondo e spesso doloroso con la scrittura, che usava come leva per comprendere il mondo e se stessa. Le conversazioni con il suo psichiatra, durate oltre un decennio, hanno contribuito a plasmare le opere successive, ormai considerate dei classici, come L’anno del pensiero magico, Blue Nights e Da dove vengo, tutti pubblicati in Italia da Il Saggiatore. Dopo la sua morte nel 2021, i suoi appunti sono stati scoperti nel suo appartamento di Manhattan, in un cassetto della scrivania, e contano 46 capitoli indirizzati al marito John Gregory Dunne.
Prima di Notes to John di Joan Didion
Joan Didion ha sempre saputo raccontare il mondo con uno sguardo originale, capace di cogliere la complessità della realtà senza mai distaccarsi dal suo vissuto personale. Le sue interviste, raccolte nel volume Ultime interviste, offrono un’ulteriore finestra sulla sua vita e sulla sua carriera, attraverso dialoghi sinceri con giornalisti e scrittori di fama. In queste conversazioni, Didion si svela con una franchezza disarmante, parlando delle sue esperienze a Vogue, delle sue influenze letterarie e delle sfide del giornalismo.
La sua carriera è stata segnata da una continua ricerca di verità, sia nei romanzi sia nei saggi. Didion ha saputo rompere le convenzioni, utilizzando la scrittura come strumento per esplorare i lati più oscuri della società e della sua stessa esistenza. Le sue opere sono un riflesso della sua capacità di osservare il mondo con uno sguardo critico e profondo, senza mai perdere di vista l’importanza della narrazione come strumento di comprensione.
- Un'opera straordinaria che illumina il genio di Joan... 🌟...
- Troppo intimo e personale, forse non per tutti... 😐...
- Una riflessione profonda sulla vulnerabilità umana... 🤔...
L’ultima celebrità letteraria
Joan Didion è stata definita “l’ultima celebrità letteraria” americana, un titolo che riflette la sua influenza duratura nel panorama culturale. La sua capacità di affrontare temi complessi con una scrittura elegante e incisiva l’ha resa un punto di riferimento per generazioni di lettori e scrittori. La sua biografia, The Last Love Song, scritta da Tracy Daugherty, si sofferma sulla sua vita e sulla sua carriera con la sincerità tipica della sua persona.
Didion ha vissuto momenti di grande dolore personale, come la perdita del marito e della figlia, eventi che hanno segnato profondamente la sua scrittura. L’anno del pensiero magico, in tal senso, è un esempio di come sia riuscita a trasformare il dolore in arte, condividendo con il lettore una riflessione intima e universale sulla perdita e la sopravvivenza. Inoltre, la sua capacità di affrontare la vulnerabilità umana con onestà e coraggio è ciò che ha reso la sua scrittura così potente e duratura.
Per orientarsi fra testo e contesto
Joan Didion ha sempre scritto per scoprire chi fosse, per comprendere il mondo che la circondava e per dare un senso alle sue esperienze. La sua raccolta di saggi Perché scrivo è un viaggio nel suo processo creativo, un’esplorazione del suo rapporto con la scrittura e con la realtà. Didion ha sempre creduto che la scrittura fosse un modo per entrare in contatto con se stessa e con il mondo, un mezzo per dare forma ai pensieri e alle emozioni.
Le sue opere continuano a ispirare e a sfidare i lettori, invitandoli a riflettere sulla complessità della vita e sulla fragilità dell’esistenza. Didion ha saputo trasformare le sue esperienze personali in narrazioni universali, donando una prospettiva unica e preziosa sulla condizione umana. La sua eredità letteraria è un invito a guardare oltre la superficie delle cose, a cercare la verità nascosta dietro le apparenze e a non avere paura di affrontare le proprie paure e i propri dubbi. Le sue parole ci ricordano che la scrittura è un viaggio di scoperta, un modo per dare un senso al caos della vita e per trovare la nostra voce in un mondo complesso e spesso incomprensibile.