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- Il sonetto di Dante “Tanto gentile e tanto onesta pare” ha raggiunto 1,6 milioni di visualizzazioni su TikTok grazie alla musica di Lana Del Rey .
- Il fenomeno ha sollevato un dibattito su come la scuola trasmetta la cultura, con alcuni insegnanti che vorrebbero utilizzare i social media per coinvolgere gli studenti.
- Edoardo Prati, noto come il “Barbero di TikTok”, sostiene che la cultura dovrebbe essere accessibile a tutti e critica chi la considera un privilegio elitario.
Dante Alighieri e Lana Del Rey si incontrano su TikTok, la piattaforma di social media amata dai giovani. In particolare, a gennaio 2025 il noto sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare”, tratto dalla Vita Nova, è diventato virale, grazie alla musica della cantautrice statunitense. Un mix che ha raccolto oltre 1,6 milioni di visualizzazioni, suscitando un acceso dibattito tra chi vede in esso un’opportunità per avvicinare i giovani alla cultura e chi, al contrario, lo considera una banalizzazione del sacro. La viralità del sonetto ha dimostrato che la poesia di Dante può ancora parlare alle nuove generazioni, nonostante le critiche dei puristi.
Il ruolo della scuola e la sfida del digitale
La diffusione del sonetto di Dante su TikTok ha portato alla ribalta un problema annoso: il modo in cui la scuola trasmette la cultura. Gli insegnanti si trovano a dover affrontare l’eredità di Dante Alighieri e le abitudini digitali degli studenti. C’è chi ha sostenuto che, se potesse, insegnerebbe solo la Divina Commedia, sottolineando come i versi del Sommo Poeta abbiano ancora la capacità di coinvolgere i giovani. Tuttavia, la scuola spesso fatica a trasmettere questa passione, limitandosi a tramandare una fredda parafrasi dei versi. Forse il segreto risiede nell’adottare forme comunicative familiari agli studenti, come brani musicali e social media. Tanto più che Dante non significa soltanto parole: è anche armonia, immagine ed esperienza. Le sue opere sono ricche di allusioni che coinvolgono tutti i sensi, rendendole eccezionalmente moderne.
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Edoardo Prati sul fenomeno Dante-Del Rey
Il trend su TikTok ha scatenato una vera e propria “guerra civile” tra i paladini della “cultura seria” e coloro che vogliono semplicemente divertirsi. Edoardo Prati, influencer culturale noto come il “Barbero di TikTok”, ha preso posizione contro chi critica il fenomeno. Prati sostiene che la cultura dovrebbe essere accessibile a tutti e che la poesia non è una materia da museo. Secondo lui, si tratta di un diritto che dovrebbe essere aperto a tutti, e il trend di Dante su TikTok rappresenta un modo per far risuonare la poesia nella vita quotidiana. Prati critica chi pretende che la cultura si faccia solo nelle università o sui libri, accusandolo di essere invidioso e di voler mantenere la cultura come un privilegio elitario.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il fenomeno di Dante su TikTok solleva interrogativi su come la cultura possa essere trasmessa e vissuta nel mondo moderno. Da un lato, c’è la possibilità di avvicinare i giovani alla letteratura attraverso linguaggi a loro familiari; dall’altro, c’è il rischio di ridurre la cultura a un semplice intrattenimento. Questo dibattito riflette una tensione più ampia tra tradizione e innovazione, tra l’accademia e il mondo digitale. La questione centrale è se accostare Dante a Lana Del Rey possa davvero avvicinare qualcuno alla Commedia, o se sia solo un riempitivo che occupa il vuoto cognitivo di chi potrebbe aprire un libro.
Di certo, il trend di Dante su TikTok ci invita a riflettere su come la cultura possa evolversi e adattarsi ai tempi moderni. Se il rischio di banalizzare il sacro è latente, è altrettanto importante l’opportunità di rendere la cultura più inclusiva e accessibile. Forse, come suggerisce Prati, la cultura non deve essere vista come un’entità intoccabile, ma come qualcosa che può essere vissuto e condiviso in modi nuovi e inaspettati.