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- «Orbital» di Samantha Harvey ha vinto il Booker Prize 2024, sfidando le convenzioni narrative tradizionali.
- Il romanzo segue le considerazioni di sei astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
- Ogni capitolo copre una singola orbita di 90 minuti, offrendo una visione intima della vita nello spazio.
- Il libro esplora temi come l’esistenza di Dio, il significato della vita e il cambiamento climatico.
Orbital, il romanzo di Samantha Harvey che ha trionfato al Booker Prize 2024, è appena uscito in Italia per NN Editore con la traduzione di Gioia Guerzoni. L’opera esplora il concetto di tempo attraverso gli occhi di sei astronauti provenienti da altrettante nazioni. Gli astronauti osservano la Terra con un misto di meraviglia e malinconia, scoprendo le sue ferite e le sue bellezze nascoste. Descritto dal New York Times come un «romanzo senza trama», il libro si distingue per la sua capacità di catturare l’attenzione del lettore attraverso una narrazione che si concentra più sulle riflessioni filosofiche e sulle esperienze quotidiane che su un intreccio convenzionale. Ambientato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, segue gli astronauti mentre orbitano attorno alla Terra. Ogni capitolo del libro copre una singola orbita di 90 minuti, offrendo una visione intima e contemplativa della vita nello spazio.
Le meraviglie della Terra vista dallo spazio
Uno degli aspetti più affascinanti di Orbital è la descrizione della Terra vista dallo spazio. La scrittrice britannica utilizza una prosa evocativa per tratteggiare paesaggi terrestri che sembrano svanire nell’immensità dello spazio. Le descrizioni dettagliate di continenti, montagne, deserti e oceani sono accompagnate da interrogativi sulla fragilità e sulla preziosità del nostro pianeta.
Il romanzo si inoltra anche nel concetto di overview effect, un cambiamento cognitivo che molti astronauti sperimentano quando osservano la Terra dallo spazio. Questa esperienza porta i protagonisti a riflettere sui confini nazionali, sui segni del cambiamento climatico e sulla necessità di proteggere il nostro pianeta. La Harvey riesce a trasmettere un senso di amore per la Terra e di speranza per il futuro dell’umanità, invitando implicitamente i lettori a considerare la bellezza e la complessità del mondo che condividiamo.
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- Un capolavoro che sfida le convenzioni narrative... 🌌...
- Senza trama, ma anche senza anima? 🤔...
- Un'odissea spaziale o un'esplorazione interiore?... 🌍...
I dilemmi filosofici di «Orbital» della Harvey
La struttura narrativa di Orbital è caratterizzata da un continuo alternarsi di prospettive. Una scelta stilistica che permette all’autrice di toccare temi come l’esistenza di Dio, il significato della vita e le minacce, tra cui quella del cambiamento climatico. La Harvey riesce a trasformare la Stazione Spaziale in un microcosmo di umanità, dove le riflessioni personali si intrecciano con le grandi domande dell’esistenza.
In tal senso, Orbital non è solo un viaggio nello spazio, ma anche un’esplorazione profonda dell’animo umano e delle sue contraddizioni. Gli astronauti, isolati nella navicella, si trovano a confrontarsi con i propri pensieri, sogni e speranze. Le loro riflessioni – come anticipato – spaziano dall’esistenza di Dio al significato della vita, passando per il cambiamento climatico e le relazioni personali. La Harvey riesce così a dare vita a un’opera che sfiora corde emotive profonde.
Per orientarsi fra testo e contesto
Orbital di Samantha Harvey rappresenta un esempio di come la letteratura possa abbracciare temi universali attraverso un racconto innovativo e fuori dagli schemi. La Harvey, già autrice di romanzi come The Wilderness e Vento dell’ovest, continua a sfidare le convenzioni narrative, offrendo ai lettori nuove prospettive sul tempo, la memoria e l’esperienza umana. La sua capacità di intrecciare riflessioni filosofiche con descrizioni evocative rende Orbital un’opera unica nel panorama letterario contemporaneo.
In un’epoca in cui la tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno trasformando il mondo dell’editoria, la Harvey dimostra che l’intuito e la sensibilità umana rimangono insostituibili. La letteratura ha il potere di cambiare le percezioni e di aprire nuove prospettive, e Orbital ne è un chiaro esempio.