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- Esce per Rai Libri Il segno del comando di Loredana Lipperini, che si ispira al celebre sceneggiato televisivo del 1971.
- Ambientato nella Roma degli anni Settanta, come lo sceneggiato, si muove tra segreti e misteri esoterici.
- Oltre ai medesimi personaggi dell'originale, introduce nuove figure tra cui streghe, occultisti e medium.
Il 30 ottobre 2024 esce Il segno del comando di Loredana Lipperini, pubblicato da Rai Libri. Ispirato al celebre sceneggiato televisivo del 1971, il libro si propone di rivisitare una storia che ha affascinato intere generazioni. La trama ruota attorno a Edward Forster, un professore di Cambridge appassionato di Lord Byron, che si trova coinvolto in una serie di eventi misteriosi a Roma. Lipperini, nota giornalista e scrittrice, ha saputo intrecciare abilmente elementi gotici e storici, creando un’opera che esplora le trasformazioni culturali e sociali degli anni Settanta.
Il fascino della Roma esoterica
Il romanzo si svolge in una Roma che, negli anni Settanta, era un crogiolo di cambiamenti e fermenti culturali. La città, con la sua storia di alchimisti e maghi, diventa lo sfondo ideale per una narrazione che mescola realtà e immaginazione. Forster, invitato in Italia dal British Council e da un pittore di nome Tagliaferri, si ritrova in una piazza romana descritta nei diari di Byron, ma che sembra non esistere. Questo enigma lo conduce a una serie di incontri con personaggi enigmatici, tra cui la misteriosa Lucia. La capitale italiana diventa così un labirinto di inganni e rivelazioni, dove ogni angolo nasconde un segreto.
Loredana Lipperini arricchisce la trama con una galleria di personaggi complessi e affascinanti. Oltre ai protagonisti della serie originale, il romanzo introduce figure come streghe, occultisti legati al nazismo, medium e studiosi di alchimia. Questi personaggi non solo arricchiscono la narrazione, ma riflettono anche le tensioni sociali e culturali dell’epoca. Gli anni Settanta, infatti, furono un periodo di ribellione e ricerca di nuovi significati, e Il segno del comando riesce a catturare questa atmosfera di cambiamento e incertezza. Ogni personaggio porta con sé una storia segreta, contribuendo a un finale sorprendente e rivelatore.
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Per orientarsi fra testo e contesto
Loredana Lipperini non è nuova al mondo della letteratura e del giornalismo. Con una carriera che spazia dalla narrativa alla saggistica, ha saputo costruire un ponte tra passato e presente, tra realtà e finzione. Il segno del comando si inserisce in una tradizione di opere che esplorano il confine tra il visibile e l’invisibile, tra il conosciuto e l’ignoto. La sua capacità di intrecciare storie personali e collettive invita i lettori a riflettere sul significato della storia e della memoria. In un’epoca in cui la ricerca di identità e verità è più che mai attuale, questo romanzo offre uno spunto per esplorare le nostre radici culturali e le nostre aspirazioni future.
Il segno del comando di Loredana Lipperini non è solo un omaggio a un classico della televisione italiana, ma anche un’opera che invita a riflettere sul potere della narrazione e della memoria. La storia di Edward Forster e dei suoi incontri a Roma ci ricorda che il passato è sempre presente, e che ogni mistero, per quanto oscuro, può rivelare verità profonde. Per chi ha amato lo sceneggiato originale (nella foto di apertura, Carla Gravina, interprete di Lucia) o per chi si avvicina per la prima volta a questa storia, il romanzo rappresenta un viaggio affascinante e indimenticabile.