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- Il libro di Vanni Santoni, Dilaga ovunque, finalista del Premio Campiello 2024, parla della Street art come fenomeno globale
- La storia è raccontata in seconda persona dalla protagonista Cristiana Michelangelo
- Il volume, edito da Laterza, fa parte di un trittico di opere di Santoni sui fenomeni giovanili
La street art, dai primi anni Settanta, è diventata un fenomeno globale che ha trasformato il volto delle città di tutto il mondo. Il volume di Vanni Santoni, Dilaga ovunque (Laterza, 2023, 133 pagine, 16 euro), finalista del Premio Campiello 2024, esplora questo universo in modo dettagliato e coinvolgente. Il libro alterna testi e immagini per illustrare l’evoluzione dei graffiti dal passato a oggi, offrendo una visione completa e affascinante del writing e della street art.
Il romanzo si distingue per la sua capacità di fondere elementi di narrativa e saggistica, portando il lettore in un viaggio attraverso gallerie d’arte, vagoni della metro e depositi dei treni. Con bombolette spray e felpe con il cappuccio alzato, Santoni ci guida negli spazi creativi della street art, tra protagonisti e protagoniste, artisti e artiste. La domanda centrale del libro è: quanto lontano nel tempo bisogna andare per raccontare la nascita dei graffiti? Forse alle incisioni sulle pareti di Pompei? O più indietro?
La street art raccontata da un’artista
Il volume scorre come il flusso di un discorso, immergendo il lettore nel mondo dei graffitari attraverso la voce narrante della protagonista, Cristiana Michelangelo. In un monologo che porta nel cuore della street art, Cristiana rievoca la nascita della sua passione e il suo ingresso nella scena bolognese, fino all’invito a raccontare in un libro la storia dell’arte di strada dal suo punto di vista di artista.
Scrive Santoni: «Quando i graffiti cominciarono ad apparire sui vagoni della metro, nessuno ci capiva un caz… e di certo nessuno capì subito che quella roba era arte… Non era solo il fatto che ancora non eravamo così bravi, che lo stile era grezzo, le vernici inadatte e che un sacco di soluzioni grafiche non erano state inventate… Il fatto è che manco noi ci pensavamo artisti, ma qualcuno invece capì che si era di fronte a un movimento artistico, anzi a quello che sarebbe diventato il movimento artistico più grande e longevo di tutti…».
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La storia del fenomeno: dal passato a oggi
Cristiana non solo racconta la sua quotidianità e le sue scelte, ma svela anche la storia della street art, dal passato fino a oggi. I due piani narrativi si intrecciano, puntando nella stessa direzione: capire qual è l’esigenza in cui affonda le radici il mondo della street art e quale messaggio porta. Tra libertà, ribellione, voglia di infrangere limiti, stereotipi e tabù, i graffiti si impongono negli spazi delle città di solito occupati da espressioni del potere, come segno di resistenza individuale per rivendicare il diritto della persona di esistere e esprimersi, oltre le logiche del profitto.
Il volume alterna foto di street art in bianco e nero alle pagine scritte, come una guida pratica che porta per mano alla conoscenza del fenomeno. «Scrivere il tuo nome è la prima cosa che ti insegnano a fare a scuola, o no? – si legge nel libro – . Scrivilo chiaro sulla prima facciata del compito. Scrivilo nella prima pagina dei quaderni (c’è pure lo spazio apposta), scrivilo sulla porta della cameretta, sul tuo salvadanaio, sul tuo primo libretto bancario per bambini alla Cassa di Credito Cooperativo… E infatti tu lo avevi imparato così bene che lo incidevi pure sul banco di scuola col trincetto, e poi coloravi i solchi con la china».
Il contesto del Premio Campiello 2024
Dilaga ovunque è uno dei cinque libri finalisti del Premio Campiello 2024, un concorso letterario di grande prestigio organizzato da Confindustria Veneto. Gli altri finalisti sono Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, Alma di Federica Manzon, Locus Desperatus di Michele Mari e La Casa del Mago di Emanuele Trevi. Il vincitore del Premio Campiello – Opera Prima è La casa delle orfane bianche di Fiammetta Palpati.
Il romanzo di Santoni si inserisce in un trittico di opere che esplorano le sottoculture giovanili, iniziato con Muro di casse dedicato ai rave party e proseguito con La stanza profonda sui giochi di ruolo. Santoni stesso afferma: «Preferisco parlare di trittico perché trilogia fa pensare a qualcosa di progettato. Dopo il libro sui “rave”, Laterza mi ha chiesto se mi interessava affrontare un’altra cultura giovanile e mi è venuto spontaneo pensare ai giochi di ruolo. Di qui è venuto spontaneo arrivare alla Street Art perché ha le stesse caratteristiche: anche quella di essere stata a lungo tempo stigmatizzata e a volte criminalizzata e nonostante questo alla fine ha trionfato influenzando in modo estremamente significativo l’immaginario».
Per orientarsi fra testo e contesto
Dilaga ovunque non è solo un romanzo sulla street art, ma anche una riflessione sullo spazio pubblico e sulla sua progressiva riduzione. Santoni utilizza la protagonista Cristiana, già apparsa nel suo precedente romanzo I Fratelli Michelangelo, per esplorare il rapporto tra le arti ufficiali e le arti sotterranee. Il libro è narrato in seconda persona, un dispositivo che Santoni ha utilizzato anche nei suoi precedenti lavori, per creare un senso di immediatezza e coinvolgimento.
Il romanzo è anche un libro politico, che affronta il tema dello spazio pubblico e della sua privatizzazione. Santoni osserva: «Oggi lo spazio pubblico viene sempre più privatizzato, viene sempre più monetizzato, viene sempre più ridotto. Nella mia città ha fatto scalpore quando non molto tempo fa è stato proibito di sedersi sul sagrato della Chiesa di Santo Spirito, dove i fiorentini si siedono da circa 500 anni. È chiaro che nel momento in cui accade questo la città perde una parte della propria anima, perché la polis nasce per definizione anche come luogo in cui i cittadini possono incontrarsi, sostare».
Conclusione
Per i lettori occasionali, Dilaga ovunque offre un’avvincente introduzione al mondo della street art, con una narrazione che combina elementi di saggistica e narrativa. Un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Muro di casse dello stesso Vanni Santoni, che esplora il mondo dei rave party con la stessa attenzione ai dettagli e alla cultura giovanile.
Per i lettori esperti, il libro offre una riflessione più profonda sul concetto di spazio pubblico e sulla sua progressiva riduzione. Un ulteriore approfondimento potrebbe essere La stanza profonda, sempre di Santoni, che esplora i giochi di ruolo e le sottoculture giovanili con un approccio simile.