Torna Chicca Gagliardo con la sua scrittura fatta di immagini

Chicca Gagliardo, laureata in Lettere Antiche, giornalista e scrittrice, torna alla ribalta con il suo nuovo libro Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci, pubblicato da Hacca Edizioni. Dopo un lungo periodo di silenzio, l’autrice ci guida in un viaggio interiore che esplora temi come la solitudine, la distanza e l’isolamento. Questo percorso di liberazione e conoscenza di sé stessi è scandito da immagini poetiche e visioni che si intrecciano con la realtà quotidiana.

Attraverso il buio, incontriamo pozzanghere che racchiudono musica, uccelli che cercano ali, e musiche che germogliano colori. Ogni elemento diventa una chiave per leggere la vita e comprendere meglio il mondo che ci circonda. Il silenzio, come un faro, ci invita ad ascoltare e a scoprire la nostra vera altezza. Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci è un invito a uscire dall’io per entrare nella dimensione del noi, un viaggio verso la luce che ci permette di vedere le ali che ci sono state date in dotazione.

Il ritorno di una scrittrice di culto

Dopo un lungo periodo di silenzio, Chicca Gagliardo torna con la sua riconoscibile cifra stilistica fatta di racconto per immagini, poesia, trasfigurazione della realtà e frammentazione del testo. La sua capacità di significare lo spazio bianco e il silenzio è ciò che la rende una scrittrice di culto. Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci è un racconto di come uscire dalla paura, guarire da una ferita profonda e rinascere.

L’autrice ci prende per mano sulla soglia di un mondo paralizzato, fatto di porte e finestre chiuse, e indica la strada per tornare fuori, alla luce. «Tu e io viviamo sotto un cielo che non abbiamo creato né tu né io. Non basta questo mistero a farci sentire vicini?». Questa frase del libro riassume il messaggio di speranza e connessione che permea l’opera.

Un’opera di trasfigurazione e rarefazione

Il libro, disponibile su Amazon.it al prezzo di 15,20 euro, è acquistabile con Carta Cultura Giovani, Carta del Merito e Carta del Docente. Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci è un invito a un viaggio notturno attraverso le strade della città e la terra insondabile della poesia. La voce dell’autrice ci invita a rallentare lo sguardo, fare spazio e ascoltare la musica che affiora, capovolge e oltrepassa muri e confini.

Chicca Gagliardo, con la sua scrittura fatta di immagini e poesia, ci prende per mano sulla soglia di una vertiginosa perdita di senso, indicandoci la via per tornare alla luce. «E io cosa posso portare?» chiede l’autrice. «La tua ferita» è la risposta. Un invito a portare con sé le proprie vulnerabilità come parte del percorso di guarigione e rinascita.

Per orientarsi fra testo e contesto

Chicca Gagliardo ha esordito con il libro di racconti Nell’aldilà dei pesci. Cronache di donne stregate (Ponte alle Grazie, 2006). La sua opera è stata oggetto di mostre come Immagini dall’aldilà dei pesci al Mart di Rovereto e il cortometraggio Nell’aldilà, presentato alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro nel 2008. Nel 2010 ha pubblicato Lo sguardo dell’ombra e nel 2016 Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole.

Il nuovo libro di Gagliardo è un’opera che trasfigura la realtà e rarefà il testo, significando lo spazio bianco e il silenzio. La scrittrice ci invita a un viaggio interiore che ci permette di scoprire la nostra vera altezza e di vedere le ali che ci sono state date in dotazione. Un invito a uscire dalla paura e a rinascere, portando con sé le proprie ferite come parte del percorso di guarigione.

Conclusione

Per i lettori occasionali, Quando ci scopriremo poeti nessuno potrà prenderci offre un viaggio interiore che esplora temi universali come la solitudine, la distanza e l’isolamento, invitandoci a scoprire la nostra vera altezza e a connetterci con gli altri.

Per i lettori più esperti, suggeriamo di approfondire la lettura con Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole di Gagliardo, un’opera che esplora ulteriormente la trasfigurazione della realtà e la rarefazione del testo. Questa lettura aggiuntiva offre una comprensione più profonda della cifra stilistica dell’autrice e del suo modo unico di significare lo spazio bianco e il silenzio.

In definitiva, il viaggio proposto da Chicca Gagliardo è un invito a riflettere sulla nostra condizione umana, a scoprire la poesia che ci circonda e a connetterci con gli altri attraverso la nostra vulnerabilità. Un percorso di guarigione e rinascita che ci permette di vedere la luce anche nei momenti più bui.