«Gli straordinari» di Edoardo Vitale: l’amore ai tempi della performance

Gli straordinari di Edoardo Vitale, pubblicato da Mondadori, è un esordio che corrisponde a un raro esempio di narrativa italiana contemporanea ambientata nel presente. Un contesto che riflette le ansie e i desideri di una generazione alle prese con una crisi profonda e diffusa. Il libro prova a catturare l’essenza del nostro tempo, esplorando le dinamiche di potere, l’accelerazione della vita moderna e i paradossi di una ricerca del benessere che spesso si scontra con l’ottica consumistica.

La trama ruota attorno a Nico, un trentaseienne che vive a Roma e lavora per pANGEA, una multinazionale impegnata nello sviluppo sostenibile e nella transizione ecologica. Nico occupa la posizione di responsabile creativo del dipartimento di Innovazione digitale, un incarico che condivide con la sua compagna Elsa. Nonostante il successo professionale e una vita apparentemente perfetta, Nico ed Elsa si trovano intrappolati in una routine lavorativa incessante che lascia poco spazio per il tempo libero e la felicità personale.

Un relazione tra le sfide del presente

La storia di Nico ed Elsa è anche una riflessione sull’amore ai tempi della performance e dell’ansia dilagante. I due protagonisti si sono conosciuti durante gli anni universitari a Roma, in un periodo in cui il paese era paralizzato dalla crisi economica. Mentre molti dei loro coetanei cercavano opportunità all’estero, Nico ed Elsa si sono innamorati e hanno costruito una vita insieme, affrontando le sfide del lavoro precario e delle aspettative sociali.

Il romanzo si sofferma su come il loro amore si evolve nel tempo, passando dai sogni e dall’energia dei vent’anni a una realtà più complessa e strutturata. Gli straordinari in tal senso si muove su una visione intima e autentica delle relazioni moderne, mettendo in luce le difficoltà nel conciliare carriera e vita personale in un mondo sempre più esigente e connesso.

Gli straordinari di Vitale, la lingua

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo di Vitale è l’uso del linguaggio. La sua prosa è caratterizzata da una precisione chirurgica e da una ricerca linguistica che riflette la complessità del presente. Attraverso frasi frenetiche e malinconiche, l’autore riesce a trasmettere l’ansia e la pressione che caratterizzano l’esistenza dei protagonisti.

Vitale utilizza elenchi dettagliati e frasi stranianti per catturare l’essenza della vita moderna, un mondo in cui le notifiche e le scadenze dominano ogni momento. Questo approccio linguistico non solo arricchisce la narrazione, ma consente di aprire una riflessione su come la lingua possa essere un mezzo per esplorare e comprendere la realtà contemporanea.

Per orientarsi fra testo e contesto

Gli straordinari è il ritratto di un’intera generazione che si confronta con le sfide del presente. La narrazione di Vitale mette a nudo le ossessioni, le dipendenze e le paure di una società in cui il lavoro e la prestazione sembrano essere gli unici valori. Attraverso la storia dei protagonisti, il romanzo invita i lettori a riflettere su cosa significhi davvero essere “straordinari” in un mondo che chiede sempre di più.

Gli straordinari di Edoardo Vitale intreccia racconto e linguaggio in modo efficace, diventando in qualche maniera un punto di riferimento per comprendere meglio le sfide e le opportunità dei millennial. Ma è anche vero che nella sua esplorazione delle relazioni e delle pressioni sociali, Gli straordinari si collega a temi universali che risuonano con i lettori di tutte le generazioni.