Gareth Rubin riporta in vita Sherlock Holmes e la sua Londra

Dopo il successo del romanzo The Turnglass. La clessidra di cristallo, Gareth Rubin torna in libreria con una nuova opera che promette di catturare gli amanti del genere giallo. Sinister. La città delle ombre, pubblicato come il precedente da Longanesi e tradotto da Giuseppe Maugeri, riporta in vita due figure iconiche della letteratura: Sherlock Holmes e il Professor Moriarty. Questo nuovo romanzo, approvato persino dalla Conan Doyle Estate, rappresenta una sfida letteraria che propone una riscrittura moderna dei personaggi creati da Arthur Conan Doyle. Disponibile in Italia a partire dal 17 settembre 2024, sarà presentato dallo stesso autore sabato 21 settembre a Pordenonelegge.

Sherlock Holmes e Moriarty stavolta insieme

La trama di Sinister si svolge nella Londra del 1889, un periodo di grande fermento sociale e culturale. Ma c’è di più. Dai caffè alle case di piacere, dai locali di scommesse ai salotti letterari, la città è attraversata da sinistri presagi che nessuno riesce a decifrare completamente. In questo contesto, Sherlock Holmes e il Professor Moriarty, il suo principale antagonista, si trovano coinvolti in indagini parallele che li porteranno a confrontarsi con una minaccia così potente da mettere a rischio gli equilibri mondiali.

Una giornata di dicembre, un magnetico attore di teatro si presenta all’esclusivo Diogenes Club, legato a una strana truffa. Nel frattempo un sinistro boss criminale, implicato in una feroce rivalità con una banda nemica, appare in una dimora di Whitechapel. Le due menti più brillanti di Londra, impegnate nelle rispettive indagini, seguiranno una scia di terribili omicidi che le costringerà a mettere da parte le ostilità e a collaborare per salvare l’Europa dalla catastrofe.

Un’opera che “resuscita” Conan Doyle

Gareth Rubin, laureato in Letteratura inglese al St. Andrews College, ha saputo unire lo studio della lingua e dello stile dell’epoca di Sir Arthur Conan Doyle a un fine gioco di specchi. Il risultato è una rivisitazione di due personaggi leggendari, ora trasformati in archetipi contemporanei. Rubin riesce a catturare l’essenza della Londra di inizio Novecento, creando un’atmosfera che oscilla tra luci e ombre, tra bella società e oscuri bassifondi.

Il romanzo è stato pubblicato in contemporanea mondiale e rappresenta un interessante esperimento letterario. Rubin prosegue così un percorso di riscoperta delle tradizioni letterarie, proponendo una storia che unisce abilmente la mimesi dello stile e della lingua dell’epoca a una trama avvincente e ricca di colpi di scena adatta ai giorni nostri.

Sinister è destinato a replicare il successo di The Turnglass che in Italia ha raggiunto cinque edizioni. La nuova opera di Rubin è un romanzo a due voci dalle atmosfere squisitamente british, in cui gli iconici personaggi di Sir Arthur Conan Doyle si muovono tra intrighi e misteri, offrendo ai lettori un’esperienza di lettura coinvolgente e appassionante. La capacità di Rubin di riportare in vita Sherlock Holmes e Moriarty, rispettando al contempo la tradizione e introducendo elementi di novità, rende Sinister una lettura imperdibile per gli appassionati del genere e per chiunque ami le storie ben costruite e ricche di dettagli.

Per orientarsi fra testo e contesto

Per i lettori occasionali, consigliamo di avvicinarsi a Sinister. La città delle ombre con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un’opera che unisce tradizione e innovazione. La lettura di questo romanzo può essere arricchita dalla conoscenza delle opere originali di Arthur Conan Doyle, in particolare dai racconti che vedono protagonisti Sherlock Holmes e il Professor Moriarty.

Per i lettori più esperti, suggeriamo di approfondire il contesto storico e culturale della Londra di fine Ottocento, un periodo di grandi cambiamenti in cui sono ambientate le storie dell’investigatore più noto di tutti i tempi. La comprensione di questo contesto può offrire una chiave di lettura più profonda e sfaccettata del romanzo di Rubin, permettendo di apprezzare appieno le sfumature e i dettagli che l’autore ha saputo inserire nella sua opera.