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Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024 con «L’età fragile»

La scrittrice abruzzese conquista il prestigioso riconoscimento letterario con un romanzo che esplora la memoria, il dolore e la solitudine.
  • Donatella Di Pietrantonio ha ottenuto 189 preferenze su 644 votanti, vincendo il Premio Strega 2024.
  • Il romanzo L’età fragile esplora temi come la memoria, il dolore e la solitudine, ambientato nel cuore delle montagne d’Abruzzo.
  • La serata di premiazione è stata trasmessa in diretta su Rai Tre e condotta da Geppi Cucciari e Pino Strabioli.

Donatella Di Pietrantonio con il suo romanzo L’età fragile (Einaudi) ha conquistato la 78esima edizione del Premio Strega, uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari italiani. La cerimonia di premiazione si è svolta nello scenario suggestivo del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, dove la scrittrice abruzzese ha ottenuto 189 preferenze su 644 votanti, posizionandosi al primo posto della sestina finalista.

Il romanzo L’età fragile non rappresenta un’età specifica della vita, ma la vita stessa, esplorando temi profondi come la memoria, il dolore, la solitudine dopo una separazione e il senso di colpa dei sopravvissuti. La storia si concentra su una famiglia sospesa nel segreto di un trauma non elaborato, con parole mai dette nel cuore delle montagne d’Abruzzo. La narrazione intreccia la psiche dei personaggi con il paesaggio, creando un legame indissolubile tra i due.

Una vittoria sperata ma inattesa

Sul palco del Ninfeo di Villa Giulia, Donatella Di Pietrantonio ha dichiarato: “Una vittoria che speravo, ma non mi aspettavo”. Ha dedicato il libro “alle sopravvissute” e ha promesso di usare la sua voce scritta e orale in difesa dei diritti delle donne, una generazione che ha lottato per ottenere diritti oggi non più scontati. La scrittrice ha già partecipato al Premio Strega con il romanzo Borgo Sud, arrivando in finale.

Il libro, dedicato “alle sopravvissute”, racconta la storia di due generazioni che si fronteggiano: una madre, Lucia, e una figlia, Amanda. Il rapporto tra madre e figlia è al centro della narrativa di Di Pietrantonio, come già visto in opere precedenti come Mia madre è un fiume e L’arminuta, con cui ha vinto il Premio Campiello e da cui è stato tratto un film. Il romanzo è ambientato nel suo amato Abruzzo, descritto come “forte e gentile”, un luogo che batte sempre nel cuore dell’autrice.

Il contesto della premiazione

La serata di premiazione è stata trasmessa in diretta su Rai Tre, condotta da Geppi Cucciari e Pino Strabioli. La giuria del Premio Strega è composta da 400 Amici della Domenica, 245 studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero, 30 lettori forti dell’imprenditoria e 25 voti collettivi da scuole, università e gruppi di lettura.

Il secondo posto è stato conquistato da Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), che ha ottenuto 143 voti, mentre Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio) si è classificata terza con 138 voti. Seguono Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori) con 83 voti, Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli) con 66 voti e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax) con 25 voti.

Il significato di L’età fragile

L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio è un romanzo che scardina gli stereotipi legati alla giovinezza come età di forza e onnipotenza. Ambientato durante la pandemia, il libro esplora il rapporto tra una madre e una figlia che torna a casa dopo aver lasciato gli studi a Milano. La figlia, Amanda, torna “spenta e silenziosa”, e la madre scopre di essere impotente di fronte ai silenzi e alle chiusure della figlia.

Il romanzo è intriso di dinamiche familiari complesse e soffocanti, con una madre intrappolata tra la severità del padre e il silenzio della figlia. La narrazione è arricchita da descrizioni del paesaggio abruzzese, che diventa un vero e proprio personaggio del libro.

Per orientarsi fra testo e contesto

La vittoria di Donatella Di Pietrantonio al Premio Strega 2024 con L’età fragile conferma l’importanza di riconoscere e affrontare la fragilità umana. La scrittrice ha sottolineato come la fragilità non significhi debolezza, ma sia un aspetto fondamentale della nostra natura che, se riconosciuto, può diventare un punto di forza.

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere L’arminuta, sempre di Donatella Di Pietrantonio, che esplora temi simili di relazioni familiari e identità. Per i lettori più esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire la narrativa contemporanea italiana che affronta il tema della fragilità e della resilienza, come i romanzi di Elena Ferrante.

In conclusione, L’età fragile è un’opera che invita alla riflessione personale e collettiva sulla nostra capacità di affrontare le difficoltà della vita, riconoscendo la nostra vulnerabilità come una risorsa preziosa.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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