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- Il Premio Strega giunge alla sua 79ª edizione, confermandosi un osservatorio privilegiato sulla narrativa italiana contemporanea.
- Quest'anno la rosa dei candidati include ben 81 titoli, che comprendono anche opere di saggistica.
- Tra i protagonisti in lizza spiccano i nomi di Nadia Terranova, Andrea Bajani e Paolo Nori.
- Gli Amici della Domenica propongono opere che spaziano per stile, linguaggio e ambientazione.
Il Premio Strega 2025, giunto alla sua 79ª edizione, si conferma un appuntamento imprescindibile per scrutare le tendenze, le evoluzioni e le nuove prospettive della narrativa italiana contemporanea. L’annuncio delle candidature, avvenuto il 28 febbraio 2025, ha svelato una rosa di 81 titoli, un vero e proprio caleidoscopio di storie e stili, pronto ad accendere il dibattito letterario e culturale. Quest’anno, il premio non si limita a celebrare la narrativa, ma apre le sue porte anche alla saggistica, ampliando il suo orizzonte e sottolineando l’importanza della lettura come strumento di comprensione del mondo complesso che ci circonda. Tra i nomi in lizza, spiccano autori affermati e nuove voci pronte a farsi sentire, ognuno portatore di una visione unica e originale. Il Premio Strega si conferma così un osservatorio privilegiato per intercettare i fermenti culturali e le trasformazioni sociali che attraversano il nostro Paese.
Chi sarà il vincitore del Premio Strega 2025

Tra gli autori che già risuonano con forza nel panorama letterario italiano, troviamo Nadia Terranova, candidata con il romanzo Quello che so di te (Guanda, 2025). Conosciuta per la sua capacità di scavare nell’animo umano e nelle complesse dinamiche familiari, Terranova risulta essere una delle candidate con maggiori possibilità di vincere. Accanto a lei, figura Andrea Bajani, autore di L’anniversario (Feltrinelli, 2025), un romanzo che si preannuncia come un viaggio nel tempo e nella memoria, alla ricerca delle radici del presente. Bajani, con la sua scrittura elegante e raffinata, è uno dei narratori più apprezzati della sua generazione.
Completa il trio dei nomi più noti Paolo Nori, in lizza con Chiudo la porta e urlo (Mondadori, 2024). Nori, con il suo stile ironico e dissacrante, offre uno sguardo critico e senza filtri sulla realtà contemporanea, affrontando temi scomodi e tabù con coraggio e originalità. Questi tre autori, pur diversi per stile e tematiche, rappresentano alcune delle voci più significative della narrativa italiana attuale, capaci di intercettare i gusti e le sensibilità di un pubblico sempre più vasto ed esigente.
Il Premio Strega apre anche alla saggistica
L’apertura alla saggistica rappresenta una svolta importante per il Premio Strega, un segnale di attenzione verso un genere letterario che negli ultimi anni ha acquisito sempre maggiore rilevanza. La saggistica, con la sua capacità di analizzare e interpretare la realtà, offre strumenti preziosi per orientarsi nel mondo complesso e contraddittorio in cui viviamo. L’inclusione di opere di saggistica nel premio è un invito esplicito a considerare la lettura come un’esperienza non solo estetica, ma anche conoscitiva, capace di arricchire il nostro bagaglio culturale e di stimolare il nostro pensiero critico. Questa scelta sottolinea la volontà del Premio Strega di essere non solo un riconoscimento letterario, ma anche un promotore di cultura e di consapevolezza.
L’edizione del 2025 si preannuncia quindi ricca di spunti e di motivi di interesse, con una varietà di opere che riflettono la ricchezza e la diversità della narrativa e della saggistica italiana contemporanea. Il premio si conferma un’occasione unica per scoprire nuovi talenti, per approfondire la conoscenza di autori affermati e per confrontarsi con le tematiche più attuali e urgenti del nostro tempo.
Le proposte degli “Amici della domenica”
Gli “Amici della domenica”, la giuria storica del Premio Strega, hanno contribuito a delineare il panorama delle candidature con una serie di proposte che spaziano tra diversi generi e stili. Tra queste, solo per citarne alcune, Sipario Siciliano di Giuseppe Cerasa (Aragno, 2025), un affresco vivido e suggestivo della Sicilia, un’isola ricca di storia, tradizioni e contraddizioni. Cerasa, con la sua scrittura elegante e raffinata, prova a catturare l’anima profonda di questa terra, oscillando tra ironia e nostalgia, tra amore e disincanto.

Un’altra proposta è quella di Dario Franceschini, con il suo romanzo Aqua e tera (La nave di Teseo, 2024). Franceschini, noto per il suo impegno politico e culturale, offre un affresco storico che ripercorre le vicende italiane dalla Prima Guerra Mondiale al secondo dopoguerra, concentrandosi sulle lotte sociali e politiche che hanno segnato questo periodo cruciale della nostra storia.
Raffaele Nigro, con il suo libro Il dono dell’amore (La nave di Teseo, 2024), invita a riflettere sulla contemporaneità attraverso una lente antropologica che parla di temi cruciali come la migrazione e l’integrazione. Nigro, con il suo sguardo acuto e penetrante, sembra capace di cogliere le sfide e le opportunità di un mondo in continua trasformazione.
Tra le proposte degli Amici della domenica c’è Familienalbum di Katia Fundarò (Ischìre, 2024), un romanzo familiare che affronta i traumi della storia tedesca attraverso una narrazione intima e poetica. Fundarò, con la sua scrittura delicata e sensibile, scava nel profondo dell’animo umano, rivelando le ferite nascoste e le cicatrici che la storia ha lasciato sui singoli individui e sulle famiglie.
Da Perissinotto ad Anglana, fino ad Andò
La guerra dei Traversa di Alessandro Perissinotto (Mondadori, 2024) è un romanzo che ripercorre le vicende di una famiglia italiana attraverso un secolo di storia, con uno sguardo penetrante sulle trasformazioni sociali, politiche e culturali che hanno segnato il nostro Paese. Perissinotto cerca di far rivivere al lettore le atmosfere e le emozioni di un’epoca passata, proponendo al contempo una riflessione critica sul presente.
Saba Anglana, con La signora Meraviglia (Sellerio, 2024), intreccia storie di identità e appartenenza in un contesto multiculturale, affrontando temi cruciali come la migrazione, l’integrazione e il dialogo tra culture diverse. Anglana, con la sua scrittura sensibile e poetica, dà voce a chi non ha voce e racconta le storie di chi vive ai margini della società.

Nudo di padre di Rossano Astremo (Solferino, 2025) è un romanzo di formazione che esplora le dinamiche familiari e il potere delle relazioni, aprendo una riflessione profonda e commovente sul rapporto tra padri e figli. Astremo prova a scavare nel profondo dell’animo umano, rivelando le fragilità e le contraddizioni che si nascondono dietro le maschere dell’apparenza.
Il coccodrillo di Palermo di Roberto Andò (La nave di Teseo, 2025) si configura come una discesa negli inferi di una città in cui il rapporto tra verità e menzogna è affrontato mediante le convenzioni del genere poliziesco. Andò crea un’atmosfera di suspense e di mistero, tenendo il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Il romanzo punta a rinnovare il genere poliziesco, scardinandolo dalle fonamenta.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il Premio Strega 2025 si presenta come un’occasione imperdibile per esplorare la ricchezza e la complessità della narrativa italiana contemporanea. Le opere candidate, che spaziano tra diversi generi e stili, offrono una panoramica completa delle tendenze e delle sensibilità che animano la scena letteraria del nostro Paese. Che si tratti di romanzi storici, di saggi di riflessione sociale, di romanzi di formazione o di opere sperimentali, il Premio Strega 2025 invita il lettore a immergersi in un universo di storie e di idee, a confrontarsi con le sfide del presente e a interrogarsi sul futuro. La varietà delle proposte stimola la riflessione e il dibattito culturale, incoraggiando un dialogo aperto e costruttivo sulla letteratura e sul suo ruolo nella società.