E-Mail: [email protected]
- Il romanzo La città e le sue mura incerte di Haruki Murakami ha conquistato il pubblico italiano grazie alla sua prosa evocativa e alle tematiche universali.
- Ucronia di Emmanuel Carrère invita a riflessioni profonde sulle incoerenze della storia e le sue infinite possibilità.
- Il film Parthenope di Paolo Sorrentino è un’opera di grande respiro che cerca di scovare il volto inedito di un luogo iconico come Napoli.
Nel corso del 2024 che sta per finire si sono imposte alcune opere di grande impatto emotivo e intellettuale. Tra i titoli di maggiore successo troviamo La città e le sue mura incerte di Haruki Murakami, pubblicato da Einaudi, che ha conquistato il pubblico italiano con la sua prosa evocativa e le tematiche universali. Murakami, con la sua capacità di intrecciare realtà e fantasia, continua a essere un punto di riferimento per chi cerca una lettura che sfida la percezione consueta del mondo. Un altro titolo di rilievo è James di Percival Everett, edito da La Nave di Teseo. Questo romanzo offre una rilettura moderna di Huckleberry Finn di Mark Twain, esplorando temi di libertà e identità attraverso gli occhi di James, un personaggio che lotta per affermare la propria esistenza in un mondo che spesso lo relega ai margini.
In ambito saggistico, Ucronia di Emmanuel Carrère, pubblicato da Adelphi, si distingue per la sua capacità di stimolare riflessioni profonde sulla storia e le sue infinite possibilità. Carrère invita i lettori a considerare le «incoerenze che rendono la storia imprevedibile», sollevando interrogativi su ciò che avrebbe potuto essere.
Opere 2024 di poesia e teatro
La poesia e il teatro del 2024 hanno indugiato su temi quale identità, amore e lotta interiore. Tra le opere più apprezzate, Tutta la vita che resta di Roberta Recchia, edito da Rizzoli, emerge per la sua capacità di affrontare argomenti complessi come la violenza e la resilienza. Recchia, con la sua scrittura incisiva, offre un ritratto toccante di personaggi che lottano per trovare un senso di appartenenza e guarigione.
Nel teatro, una delle operazioni più interessanti del 2024 è stata la rappresentazione al Teatro Vascello di Roma de La vegetariana, tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang, Premio Nobel per la Letteratura 2024. Il progetto è stato curato da Daria Deflorian e Francesca Marciano, con un cast formato da Monica Piseddu, Paolo Musio e Gabriele Portoghese. La storia ruota attorno a Yeong-hye, una donna che, dopo un sogno inquietante, decide di smettere di mangiare carne, scatenando una serie di reazioni contrastanti nel suo ambiente familiare e sociale.
- Murakami incanta ancora con la sua magia narrativa... ✨...
- Troppi clichè nei titoli del 2024... 😕...
- Riflessioni storiche in 'Ucronia' che cambiano prospettiva... 🔍...
Tra le opere del 2024 il film di Sorrentino
Uno dei film che ha avuto più successo è stato senz’altro Parthenope di Paolo Sorrentino, non particolarmente amato da molta critica. Ciò non toglie che Sorrentino, vincitore del premio Oscar nel 2014 per La grande bellezza, sia riuscito a creare un’opera di grande respiro, insistendo su una visione che cerca di scovare il volto inedito di luoghi iconici quali Roma o Napoli. Parthenope, sebbene possa peccare di barocchismo, non può essere considerato la réclame di un profumo, come ha sostenuto il Guardian.
Sorrentino ha catturato l’essenza di una città affascinante e complessa, dando allo spettatore un’esperienza cinematografica sovrabbondante, seppure zavorrata dalla tipica frammentarietà nel raccontare propria del regista. Ma anche nel caso in cui The Guardian avesse ragione e Parthenope fosse solo la réclame di un’acqua di colonia assai costosa, alla fine il pubblico ha tributato il suo plauso che si ricava dall’incasso al botteghino, uno dei più alti nel 2024.
Il miglior esordio italiano
Marta Lamalfa, giovane scrittrice calabrese, con il suo romanzo d’esordio L’isola dove volano le femmine pubblicato da Neri Pozza nel 2024, si è aggiudicata meritatamente il Premio Fiesole Narrativa Under 40. Giunto alla sua XXXIII edizione, il premio è nato su iniziativa di un gruppo di intellettuali e viene organizzato ogni anno dal Comune di Fiesole. Ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere giovani autori che poi nel tempo hanno dimostrato di possedere un talento duraturo. Tra i vincitori delle passate edizioni, infatti, figurano nomi come quelli di Sandro Veronesi, Paolo Giordano e Silvia Ballestra, divenuti successivamente autori affermati. È probabile che questo sarà anche il destino di Marta Lamalfa.
Nelle sue pagine, ambientate ad Alicudi, si incontra una prosa potente e arcaica, degna di Giovanni Verga. La narrazione si snoda tra il lavoro nei campi e le leggende delle majare, le streghe che si dice abitino l’isola. Lamalfa riesce a far rivivere un evento passato, convertendolo in una storia ancorata saldamente alla tradizione e alla cultura mediterranea. Poche autrici e pochi autori oggi possono vantare un talento analogo al suo.
Per orientarsi fra testo e contesto
Autori come Haruki Murakami e Emmanuel Carrère continuano a esplorare le complessità dell’esistenza umana, mentre voci come quella di Roberta Recchia o del regista Paolo Sorrentino confermano l’attenzione delle persone per la poesia e per il cinema di qualità. Contemporaneamente, la maestria di scrittrici come Marta Lamalfa attesta che la narrativa è ancora un genere letterario vitale anche tra le giovani generazioni.
Per chi volesse approfondire la conoscenza con Murakami, potrebbe essere interessante leggere i suoi precedenti lavori tra cui Norwegian Wood o Kafka sulla spiaggia, che offrono ulteriori spunti di riflessione sulla natura dell’identità e del tempo. Allo stesso modo, i lettori di Carrère potrebbero trovare affascinante il suo Limonov, un saggio incentrato sulla vita di un personaggio controverso.
Sta di fatto che il 2024, come testimoniano le opere richiamate sopra, si chiude con un pantheon ricco di firme di assoluto valore.