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- Tre novelle in arrivo da Salman Rushdie, che esplorano i "tre mondi" della sua vita - India, Inghilterra e America - e il tema della fine.
- Il memoir Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio, pubblicato da Mondadori, descrive la resistenza di Rushdie dopo l'attacco subito nel 2022.
- Al momento il processo all'aggressore Hadi Matar è in sospeso per permettere l'esame del memoir di Rushdie.
Salman Rushdie, uno degli autori più influenti del nostro tempo, ha annunciato il suo ritorno alla narrativa dopo l’aggressione subita nel 2022. Questo evento drammatico, avvenuto durante una conferenza nello Stato di New York, ha lasciato lo scrittore con gravi ferite fisiche, tra cui la perdita della vista dall’occhio destro. Tuttavia, l’incidente non ha fermato la sua creatività. Rushdie ha rivelato che sta lavorando a una nuova opera composta da tre novelle, ognuna delle quali esplora uno dei “tre mondi” della sua vita: India, Inghilterra e America. Le storie saranno unite dal tema della fine, un argomento che lo scrittore considera inevitabile alla sua età.
Un memoir di resistenza e riflessione
Parallelamente al suo ritorno alla narrativa, Rushdie ha pubblicato un memoir intitolato Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio, edito in Italia da Mondadori. Il libro rappresenta un viaggio personale attraverso il trauma dell’aggressione e la successiva convalescenza. Rushdie ha descritto la scrittura di questo memoir come una necessità, un modo per riprendere il controllo della sua narrativa e rispondere alla violenza con l’arte. Il volume include una conversazione immaginaria con il suo aggressore, che Rushdie chiama semplicemente “l’A.”, un simbolo di tutte le epiteti che potrebbero descrivere l’uomo che ha cercato di ucciderlo.
L’aggressione del 12 agosto 2022 ha avuto un impatto profondo sulla vita di Rushdie. Durante l’attacco, lo scrittore è stato pugnalato ripetutamente, perdendo la vista dall’occhio destro e subendo danni alla mano sinistra. L’aggressore, Hadi Matar, si è dichiarato non colpevole e il processo è stato rinviato per permettere alla difesa di esaminare il memoir di Rushdie. Nonostante le difficoltà fisiche e psicologiche, Rushdie ha mantenuto un atteggiamento combattivo, com’è nel suo stile, dichiarando che la violenza non deve scoraggiarci.
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Per orientarsi fra testo e contesto
La storia di Salman Rushdie è un potente esempio di resistenza e determinazione. Nonostante le sfide, lo scrittore continua a produrre opere che esplorano temi complessi e universali. La sua esperienza ci ricorda l’importanza della libertà di espressione e del potere della narrativa nel dare senso all’impensabile. Rushdie ha già affrontato momenti difficili in passato, come dimostrato nel suo precedente memoir del 2012 Joseph Anton, scritto in terza persona per prendere le distanze dalla fatwa che lo ha costretto a vivere nascosto per anni. Con Coltello Rushdie ci offre una visione intima e personale della sua esperienza, dimostrando ancora una volta la sua capacità di saper trasformare il dolore in arte. In attesa di farci conoscere le sue novelle che affrontano il tema della fine.