Premio Giuseppe Dessì, un trionfo tutto al femminile

La trentanovesima edizione del Premio Letterario “Giuseppe Dessì” si è conclusa con un trionfo tutto al femminile. La cerimonia di premiazione, svoltasi il 5 ottobre 2024 a Villacidro, nella provincia del Sud Sardegna, ha visto infatti la scrittrice di origini albanesi Anita Likmeta ricevere il prestigioso riconoscimento per la sezione Narrativa con il suo romanzo Le favole del comunismo, edito da Marsilio. Parallelamente, la poetessa bresciana Ida Travi ha conquistato la giuria con la sua opera poetica I Tolki, pubblicata da Il Saggiatore, che si è aggiudicato il premio per la sezione Poesia. La serata è stata arricchita dagli interventi musicali dei Perturbazione, che hanno reso omaggio a Fabrizio De André, a venticinque anni dalla sua scomparsa, reinterpretando La buona novella.

Dall’Albania all’universo parallelo dei Tolki

Il romanzo di Anita Likmeta, Le favole del comunismo, offre uno sguardo profondo e sincero sulla tumultuosa transizione politica, economica e sociale dell’Albania alla fine del Novecento, dopo il regime di Enver Hoxha. La protagonista, Ari, narra in prima persona le sue esperienze di bambina cresciuta in un villaggio rurale albanese tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Attraverso la sua voce ingenua, il lettore viene condotto in un viaggio tra le contraddizioni di un sistema illiberale. Ida Travi, per parte sua, con la sua opera I Tolki conclude un ciclo poetico di quindici anni. I Tolki, esseri parlanti, vivono in un universo parallelo che riflette e distorce il nostro mondo. La poetessa è abile nel restituire al linguaggio la sua purezza originale, attraverso una riduzione basilare che restituisce al significato una freschezza e nitidezza nuove.

I premi speciali di Giuria e Fondazione

Oltre ai premi principali, la cerimonia ha visto l’assegnazione di due riconoscimenti speciali. Il Premio Speciale della Giuria è stato conferito ad Alessandro Bergonzoni, celebrato per il suo lavoro innovativo sul linguaggio, mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna è stato attribuito a Dori Ghezzi per il suo contributo al panorama culturale e artistico. La presidente della Fondazione Dessì, Deborah Aru, ha sottolineato l’importanza del percorso di modernizzazione intrapreso dalla fondazione, volto a rafforzare i legami tra le attività culturali e il territorio, con un particolare focus sul coinvolgimento dei giovani. L’assessora regionale della Cultura, Ilaria Portas, ha evidenziato il valore del premio come «un gioiello per la Sardegna, capace di illuminare il Paese d’ombre (il riferimento è al noto romanzo di Dessì, ndr) con il faro della cultura».

Per orientarsi fra testo e contesto

Il Premio Giuseppe Dessì si conferma un appuntamento di rilievo nel panorama culturale italiano, capace di attrarre e valorizzare opere di grande spessore letterario. Con 154 opere in concorso, di cui 105 per la narrativa e 49 per la poesia, la giuria ha avuto il compito arduo di selezionare le vincitrici tra una rosa di finalisti di altissimo livello. La manifestazione ha rappresentato un’occasione unica per celebrare la letteratura, il teatro, la musica e lo spettacolo, in un contesto che ha saputo coniugare tradizione e innovazione.

Il Premio Giuseppe Dessì dunque non è solo un riconoscimento letterario, ma un invito a riflettere sulla potenza delle storie che ci raccontiamo e sul ruolo della cultura come strumento di crescita e trasformazione sociale. Anita Likmeta e Ida Travi, con le loro opere, ci offrono uno sguardo nuovo e profondo sulla realtà, invitandoci a esplorare le complessità del mondo attraverso la lente della narrativa e della poesia. Le loro voci si aggiungono a quelle di molti altri autori che, nel corso degli anni, hanno contribuito a rendere il premio un faro di eccellenza nel panorama culturale italiano.