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L’amore violento nell’ultimo romanzo di Maria Grazia Calandrone

Scopri la storia intensa e drammatica di Luciana e Domenico nel nuovo romanzo di Maria Grazia Calandrone, un'opera che intreccia poesia e cronaca nera per esplorare la natura dell'amore e della violenza.
  • L’ultimo rimanzo di Maria Grazia Calandrone, Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi) intreccia emozioni intense con riflessioni profonde sulla natura dell’amore
  • Prende spunto da un fatto di cronaca: il 27 gennaio 2004 Luciana uccide il suo ex marito Domenico dopo vent’anni di violenze.
  • Il romanzo esplora il nodo di amore e morte tra i protagonisti, interrogandosi su come due innamorati possano diventare tossici l'uno per l'altro.

L’ultima fatica di Maria Grazia Calandrone, Magnifico e tremendo stava l’amore, edita da Einaudi, si distingue per la capacità di intrecciare emozioni intense con riflessioni profonde sulla natura dell’amore. Attraverso una narrazione che mescola cronaca nera e poesia, Calandrone ci guida nei labirinti di un amore che si trasforma in un’odissea di passioni.

La vicenda di Luciana e Domenico

Il romanzo prende spunto da un caso di cronaca nera realmente accaduto. Il 27 gennaio 2004, dopo vent’anni di violenze subite, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e getta il corpo nel fiume Tevere. Questo evento drammatico richiama un altro episodio avvenuto il 24 giugno 1965, quando la madre di Luciana, Lucia, dopo anni di violenze subite dal marito, si getta nel Tevere insieme al nuovo compagno. In quegli anni, non esisteva ancora in Italia una legge sul divorzio e per chi decideva di sciogliere il vincolo nuziale le alternative erano drammatiche.

La vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. È utile e necessario rintracciare gli atti processuali per comprendere le motivazioni umane e legali di una sentenza per allora all’avanguardia. L’analisi della storia e i suoi esiti hanno sorpreso anche chi l’ha scritta, trasformandola in un’opera che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, ma chiede chi dei due sia realmente la vittima e quale patto leghi i protagonisti.

Cosa ne pensi?
  • 📚 Un capolavoro di riflessione emotiva che risplende......
  • 😞 Un'opera pesante e poco accessibile......
  • 🤔 Un viaggio poetico nella complessità umana attraverso......

Un nodo di amore e morte

La trama del romanzo è impostata sulla cronaca, ma Maria Grazia Calandrone applica il metodo della poesia per seguire i protagonisti dentro le loro vite e anime. La scrittrice esplora lo spazio tra il destino che sembra cambiare per caso e la nostra libertà di scelta. Luciana avrebbe potuto imporre a Domenico di curarsi, e Domenico avrebbe potuto imporre a sé stesso di farlo. Questo nodo di amore e morte è centrale nel romanzo, che si interroga su come due perfetti innamorati possano diventare l’uno la tossicità dell’altro.

Il titolo del libro, Magnifico e tremendo stava l’amore, rimanda all’ultimo incontro tra Luciana e Domenico. In quella scena, colta in una visione esterna ai due corpi in lotta, emerge l’ultima volta che l’amore, povero e bistrattato, stava con loro. Nonostante tutto, Luciana parla ancora d’amore, un amore perturbante e per certi versi indecifrabile.

La poetica della violenza

Maria Grazia Calandrone dedica molte pagine alla descrizione dettagliata della violenza subita da Luciana. I dettagli sono fondamentali per comprendere la dinamica più pericolosa della violenza domestica. La scrittrice non condanna Domenico come uomo, ma intercetta nella sua storia personale le ragioni disperate del suo comportamento. Non lo giudica, ma non lo giustifica.

La narrazione emerge con l’importanza dei luoghi e del momento storico. Calandrone indugia nel raccontare cosa accadeva in Italia all’epoca dei fatti delittuosi, il mutare delle stagioni, le parole rimaste inespresse e la storia personale di chi ha preceduto i protagonisti. Questa interconnessione sottile di fatti ed emozioni rende il romanzo un’opera inedita, nonostante i temi affrontati siano oggi di grande attualità.

Per orientarsi fra testo e contesto

Magnifico e tremendo stava l’amore è un’opera che invita alla riflessione profonda sulla natura dell’amore e della violenza. Maria Grazia Calandrone, con la sua penna incisiva e poetica, ci offre una visione complessa e articolata delle relazioni umane, mettendo in luce le dinamiche più oscure e perturbanti.

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Splendi come vita, un altro romanzo di Calandrone che esplora temi simili di amore e sofferenza. Per i lettori più esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire le opere di Emmanuel Carrère, che come Calandrone, indaga il male motivato dalla realtà.

Certo è che Magnifico e tremendo stava l’amore è un libro che non lascia indifferenti, capace com’è di stimolare una riflessione personale su temi universali e di grande attualità.


Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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