Arriva nelle sale «L’innocenza», l’ultimo film di Hirokazu Koreeda

L’innocenza, il nuovo film del regista giapponese Hirokazu Koreeda, arriva nelle sale italiane. Premiato per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Cannes 2023, il film è un’opera complessa e poetica che esplora le dinamiche umane attraverso la storia di due ragazzini, Minato e Hiro. La sceneggiatura, firmata da Sakamoto Yuji, è accompagnata dall’ultima colonna sonora composta dal Premio Oscar Ryuichi Sakamoto, il musicista scomparso il 28 marzo 2023 all’età di 71 anni.

Una trama multistratificata

La storia si sviluppa attorno all’inquietudine di Minato, un adolescente che inizia a comportarsi in modo strano, tanto da preoccupare la madre Saori, che è anche vedova. Saori decide di indagare e si reca a scuola per parlare con gli insegnanti e il preside. Qui si scontra con il maestro Hori, il principale insegnante di Minato, e scopre che circolano voci inquietanti su di lui. L’accusa di bullismo su Minato da parte del maestro Hori si rivela essere solo la superficie di una verità ben più complessa.

Il film è narrato attraverso tre punti di vista: quello di Minato, di sua madre Saori e del maestro Hori. Ogni prospettiva offre una versione diversa della stessa storia, rivelando gradualmente la verità nascosta dietro le apparenze. Il bullismo, le risse in classe e le prepotenze sono solo manifestazioni superficiali di un problema più profondo, radicato nelle aspettative sociali e nei segreti che i protagonisti cercano di proteggere.

Il puzzle delle verità

L’Innocenza è un film che si svela come un puzzle, dove ogni pezzo rappresenta una parte della verità. La narrazione si dipana attraverso tre momenti paralleli, corrispondenti ai punti di vista di Saori, del professor Hori e di Minato. Questo approccio permette di esplorare le diverse sfaccettature delle relazioni umane e delle istituzioni sociali, mettendo in luce l’ipocrisia e le pressioni sociali che gravano sui protagonisti.

Il film si interroga su chi sia il vero “mostro” della storia, un termine che viene utilizzato in modo ambiguo per descrivere i diversi personaggi. Minato, interpretato da Soya Kurokawa, è un ragazzino tormentato a scuola e a casa, mentre il maestro Hori viene accusato ingiustamente di maltrattamenti. La preside Makiko, che ha perso la nipotina in un incidente d’auto, cerca di mantenere la sua posizione di prestigio nonostante il dolore personale.

Temi universali e profondità emotiva

Il film affronta temi universali come il lutto, il disagio giovanile e i traumi della vita, riflettendo sui ruoli familiari e sulle relazioni al di fuori della cornice istituzionalizzata degli affetti. La narrazione è punteggiata da elementi naturali come incendi e piogge incessanti, che simboleggiano l’avanzare della storia e culminano in un finale tempestoso che lascia lo spettatore con una sensazione di catarsi.

La colonna sonora di Ryuichi Sakamoto, interamente suonata al pianoforte, aggiunge un ulteriore strato di intensità emotiva, accompagnando i personaggi nei loro momenti più cruciali. Il film è dedicato a Sakamoto, la cui musica ha il potere di commuovere e di elevare l’intera opera a un livello di lirismo e poesia.

Per orientarsi fra testo e contesto

L’Innocenza di Hirokazu Koreeda è un film che invita lo spettatore a riflettere sulle dinamiche umane e sulle verità nascoste dietro le apparenze. La narrazione multistratificata e i diversi punti di vista offrono una visione complessa e sfaccettata della realtà, mettendo in guardia contro le false verità e le manipolazioni sociali.

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Un affare di famiglia, un altro capolavoro di Kore’eda che esplora temi simili incentrati sui legami familiari e sui segreti nascosti. Per i lettori più esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire il tema della reincarnazione e delle credenze buddiste, che fanno da sfondo alla storia di Minato ed Eri.