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«Ostiawood», ovvero i segreti del cinema in salsa italiana

Un nuovo romanzo che unisce Ostia e Hollywood, con uno sguardo critico e disincantato sul mondo del cinema
  • Il romanzo «Ostiawood» di Daniele Orazi offre una profonda analisi del cinema, mescolando commedia irriverente e critica sociale.
  • Il protagonista, Andy Schroeder, trasforma la sua travagliata adolescenza a Ostia negli anni Ottanta in una carriera di successo nel mondo del cinema.
  • La Mostra del Cinema di Venezia viene sconvolta da una serie di incidenti misteriosi che minacciano la W, l'agenzia di Andy.

Ostia e Hollywood, due luoghi separati da quasi 10.200 chilometri, si fondono in un’unica realtà nel romanzo Ostiawood, pubblicato da Solferino Editore. L’autore, Daniele Orazi, noto manager cinematografico, ci porta in un viaggio attraverso il mondo scintillante e complesso del cinema. Con uno stile avvolgente e brioso, ricco di humour irriverente e citazioni musicali e cinematografiche, Orazi ci svela i vizi e le virtù di questa industria affascinante.

Il romanzo si apre con una descrizione vivida di Ostia negli anni Ottanta, un luogo segnato da criminalità e bullismo, dove il protagonista, Andy Schroeder, trascorre un’adolescenza travagliata. Andy, un albino con una tessera fedeltà al Pronto Soccorso e una collezione di traumi, riesce a trasformare le sue difficoltà in forza, diventando il fondatore della W, un’agenzia che rappresenta attori e attrici famosi.

La Mostra del Cinema di Venezia e gli incidenti misteriosi

Con l’avvicinarsi della Mostra del Cinema di Venezia, uno degli eventi più importanti della stagione cinematografica, Andy e i suoi collaboratori si preparano a gestire le aspettative, le frustrazioni e i capricci degli artisti che rappresentano. Tuttavia, una serie di strani incidenti inizia a colpire i divi rappresentati dalla W, gettando un’ombra di inquietudine sugli eventi.

Andy si trova a dover affrontare non solo le sfide professionali, ma anche le accuse di portare sfortuna. La tensione cresce tra le stanze degli alberghi veneziani, mentre Andy cerca di risolvere il mistero che minaccia di distruggere la sua carriera e quella dei suoi clienti.

Un’analisi del mondo del cinema

Il romanzo di Orazi non è solo una commedia irriverente, ma anche un’analisi profonda del mondo del cinema. Attraverso il personaggio di Andy Schroeder, l’autore ci offre uno sguardo dall’interno su un’industria che può essere tanto affascinante quanto spietata. Andy, nipote dell’uomo più bello di Ostia, si muove tra le pagine del libro con il piglio di un conquistatore, senza mai perdere l’affettuoso cinismo che lo rende indimenticabile.

Il libro è ricco di personaggi che rimandano ai vini, distillati e cocktail, come Diego Amarone e Vera Bellini. Questo vezzo letterario non è solo un divertissement, ma anche un modo per esorcizzare i problemi legati all’alcolismo del padre di Andy. La scelta dei nomi è un tocco di classe che aggiunge ulteriore profondità al racconto.

Il messaggio di riscatto e unicità

Uno dei temi centrali di Ostiawood è il riscatto personale. Andy Schroeder, con la sua infanzia complicata e difficile, rappresenta un esempio di come le difficoltà possano essere trasformate in punti di forza. Il romanzo vuole trasmettere un messaggio ai giovani: le particolarità non sono difetti, ma caratteristiche che ci rendono unici e indimenticabili.

Daniele Orazi ha dichiarato di voler portare il libro nelle scuole per parlare con i ragazzi e far loro capire l’importanza dell’unicità. Questo intento educativo è rafforzato dalla decisione di devolvere i diritti d’autore alle associazioni non-profit Every Child Is My Child e Pen Paper Peace, che lavorano seriamente per cause importanti.

Per orientarsi fra testo e contesto

Ostiawood è un romanzo che offre una visione affascinante e complessa del mondo del cinema, mescolando realtà e finzione in modo magistrale. Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Chiamami col tuo nome di André Aciman, un altro libro che esplora le dinamiche personali e professionali in un contesto unico.

Per i lettori esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire il tema del cinema con Il mestiere del critico cinematografico di Morando Morandini, un testo che offre una prospettiva critica e storica sull’industria cinematografica.

In definitiva, Ostiawood non è solo un romanzo divertente e irriverente, ma anche un’opera che invita alla riflessione personale e professionale, stimolando una comprensione più profonda delle dinamiche che governano il mondo del cinema.


Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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