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Esplorando Praga, la città magica di Milan Kundera

Un viaggio tra le pagine di «Praga, poesia che scompare» di Milan Kundera, che rivelano la magia, la storia e la cultura della capitale ceca.
  • Il saggio Praga, poesia che scompare di Milan Kundera è pubblicato da Adelphi e tradotto da Giorgio Pinotti.
  • Il libro è composto da 104 pagine e venduto al prezzo di 13 euro.
  • Kundera descrive Praga come la «capitale magica d'Europa» in un saggio che è anche un autoritratto affascinante.
  • L'invasione russa del 1968 ha profondamente colpito la cultura ceca, ma Kundera ha continuato a scrivere, celebrando la bellezza di Praga.
  • Il libro include anche Ottantanove parole, un dizionario intimo che chiarisce le parole-chiave dei romanzi di Kundera.

L’uscita del saggio Praga, poesia che scompare di Milan Kundera, pubblicato da Adelphi e tradotto da Giorgio Pinotti, rappresenta un evento significativo nel panorama letterario europeo. Questo libro, composto da 104 pagine e venduto al prezzo di 13 euro, è al centro della nuova puntata della rubrica “Incipit” di Sky TG24. La puntata, disponibile anche come podcast, esplora l’identità e il legame profondo tra la città di Praga e il grande scrittore Milan Kundera.

Praga, descritta da Kundera come «il magico spazio più grande del reale», diventa un luogo di riflessione e introspezione. Attraverso le parole dello scrittore, la città si svela come una metropoli ricca di vitalità e contraddizioni, un’Atlantide inabissata dalla Storia e riscoperta con nostalgia. Kundera accompagna il lettore alla scoperta della “capitale magica d’Europa”, trasformando il libro in un affascinante autoritratto che permette di conoscere lo scrittore e immergersi nella sua poetica.

L’invasione russa del 1968 e la cultura ceca

L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 ha rappresentato una profonda ferita nella cultura ceca. Kundera, nonostante le difficoltà, non si è arreso e ha continuato a scrivere, tessendo storie che celebrano la bellezza della città di Praga. In una poesia del 1980, Kundera descrive la cultura ceca come un “foglio di carta in fiamme”, sottolineando come la poesia e la cultura siano state conculcate durante quel periodo.

La cultura unica di Praga, definita da Kundera come la “capitale magica d’Europa”, ha forgiato lungo i secoli una tradizione letteraria e artistica di grande rilievo. Personaggi come Kafka, Hasek e Janacek sono stati artefici di una visione del mondo che si opponeva alla burocrazia, all’idiozia militare e alla disperazione concentrazionaria. Tracciare un ritratto di Praga significava, per Kundera, riportare alla luce un’Atlantide inabissata e salvare una visione del mondo che rifiutava di identificarsi con la Storia.

Ottantanove parole: un dizionario intimo

All’interno del libro “Praga, poesia che scompare” è presente anche “Ottantanove parole”, un dizionario intimo nato nel 1985. Kundera, scrivendo in ceco ma pensando in francese, ha sentito l’esigenza di chiarire al nuovo pubblico le “parole-chiave” dei suoi romanzi. Questo dizionario personale è essenziale per comprendere le sfumature e i segreti della sua opera.

Le “parole-chiave”, “parole trabocchetto” e “parole d’amore” attorno a cui sono costruiti i romanzi di Kundera offrono una guida preziosa per i lettori che vogliono immergersi nella sua poetica. Questo strumento permette di cogliere la profondità e la complessità delle sue opere, rivelando la genealogia segreta che scaturisce dalla sua scrittura.

Il libro del riso e dell’oblio: un romanzo in forma di variazioni

Un altro libro fondamentale di Milan Kundera è “Il libro del riso e dell’oblio”, pubblicato per la prima volta nel 1979. Questo romanzo, definito dallo stesso Kundera come “un romanzo in forma di variazioni”, è composto da sette parti, ciascuna autosufficiente ma tutte collegate da temi e motivi comuni.

La lotta dell’uomo contro il potere è descritta da Kundera come “la lotta della memoria contro l’oblio”. Questo gesto rappresenta un tentativo di sottrarsi alla cancellazione di ciò che è avvenuto, un tema ricorrente nella sua opera. Il ritratto di Praga come “capitale magica d’Europa” si intreccia con la memoria e l’oblio, offrendo un affascinante autoritratto dello scrittore.

Per orientarsi fra testo e contesto

La lettura di Praga, poesia che scompare di Milan Kundera offre un’opportunità unica per esplorare la città di Praga attraverso gli occhi di uno dei suoi più illustri narratori. Questo libro, insieme a Ottantanove parole e Il libro del riso e dell’oblio, permette di comprendere la profondità e la complessità della poetica di Kundera.

Per i lettori occasionali, un consiglio di lettura correlato potrebbe essere Il libro del riso e dell’oblio, un’opera che esplora temi simili e offre una visione affascinante della lotta tra memoria e oblio. Per i lettori esperti, invece, potrebbe essere interessante approfondire la conoscenza delle “parole-chiave” di Kundera attraverso “Ottantanove parole”, un dizionario intimo che rivela i segreti della sua scrittura.

La lettura delle opere di Milan Kundera offre un viaggio affascinante nella storia e nella cultura di Praga, permettendo ai lettori di riflettere sulla memoria, l’oblio e la bellezza di una città che continua a ispirare generazioni di scrittori e lettori.


Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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