La bellezza imperfetta di Pasolini nel ricordo di Dante Ferretti

Bellezza imperfetta Io e Pasolini (Pendragon, dicembre 2024) è il libro scritto da Dante Ferretti, in collaborazione con David Miliozzi. Presentato in anteprima nazionale il 24 gennaio alla Sala Convegni del Giardino d’Inverno del Palazzo Ducale di Urbino, si può considerare l’appuntamento inaugurale in occasione del cinquantenario della morte di Pier Paolo Pasolini. Ferretti, scenografo e vincitore di tre premi Oscar, attraverso il suo libro permette di scoprire la relazione al contempo personale e professionale con il noto poeta e regista. Si tratta di uno sguardo inedito su un’epoca irripetibile del cinema italiano e internazionale, attraverso bozzetti, scenografie e ricordi inediti.

Il sodalizio tra Pasolini e Ferretti

Il legame tra Dante Ferretti e Pier Paolo Pasolini ebbe inizio sul set del film Il Vangelo secondo Matteo e si interruppe tragicamente il 2 novembre 1975, con la morte del poeta e pensatore all’idroscalo di Ostia. Ferretti, nel suo libro Bellezza imperfetta Io e Pasolini, ripercorre l’esteso legame artistico ed emotivo tra i due. Ad esempio, i bozzetti delle scenografie che hanno plasmato l’immaginario cinematografico di Pasolini sono messi a confronto con quanto realizzato nei film stessi. L’opera offre un resoconto vivido e genuino di Pasolini, sottolineando la sua abilità nel comprendere e decifrare il suo tempo, una abilità che è coincisa con una stagione del cinema che ha avuto in Pasolini uno dei suoi più grandi interpreti.

Il libro presenta, tra le proprie pagine, volti di importanti figure quali Federico Fellini, Elio Petri, Maria Callas, Martin Scorsese, Tim Burton e molti altri. L’opera rivela un aspetto sconosciuto di Pasolini, un artista incredibile che, nei propri lavori e nella vita quotidiana, è riuscito a comunicare una forza umana e culturale così intensa da lasciare un impronta durevole in chi ha avuto il privilegio di incontrarlo.

Per orientarsi fra testo e contesto

L’opera di Ferretti è un viaggio nel tempo che ci permette di rivivere un’epoca d’oro del cinema italiano. Il racconto del sodalizio tra Ferretti e Pasolini è un tributo a un’amicizia che ha segnato profondamente la storia del cinema e che continua a influenzare le nuove generazioni di cineasti. La presentazione del libro a Urbino, città simbolo del Rinascimento, non è casuale: rappresenta un omaggio a un periodo storico in cui l’arte e la cultura erano al centro della vita sociale e politica.

Riflettere su questo sodalizio ci invita a considerare l’importanza delle collaborazioni artistiche e delle amicizie che trascendono il tempo. La capacità di Pasolini di comprendere e interpretare il suo tempo, unita alla maestria di Ferretti, ha creato un’eredità cinematografica che continua a ispirare. Per chi volesse approfondire, le opere di Pasolini e i film in cui Ferretti ha lavorato rappresentano un punto di partenza ideale per esplorare ulteriormente questo affascinante capitolo della storia del cinema.