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- Il romanzo Il nostro regno di Linda Ferri è la trasposizione delle dinamiche familiari e personali dell’autrice stessa.
- Linda Ferri combina dramma e ironia per creare un racconto che oscilla tra impegno e leggerezza.
- L’autrice utilizza una prosa precisa e poetica per esplorare temi come l'affetto e la perdita, rendendo l’opera sia personale sia universale.
Il nostro regno di Linda Ferri (Feltrinelli, 2024) è un’opera capace di svelare con sensibilità le dinamiche familiari e personali più profonde. Contraddistinto dall’inconfondibile eleganza narrativa dell’autrice, dipana la sua trama attraverso i ricordi della Ferri stessa. Il libro rappresente uno spaccato del Novecento e racconta le vicende legate ai nonni trasferiti oltreoceano negli Usa, insieme a quelle più recenti dei genitori e dei fratelli. Si tratta perciò di un memoir che vuole essere una finestra spalancata su realtà in gran parte ignote.
Ciò che rende particolare quest’opera, in linea con le precedenti della scrittrice, è certamente l’abilità nel combinare dramma irriverente con ironia, passando dall’impegno alla leggerezza emotiva. Nella trama risalta fortemente la figura materna e la sua influenza sull’autrice, ma ogni frammento storico riferito all’esperienza personale è emblematico dell’intera collettività, facendo sì che il lettore si possa sentire parte integrante della storia.
Un esercizio di stile debitore del cinema
Linda Ferri, nota anche per aver collaborato alla sceneggiatura del film La stanza del figlio diretto da Nanni Moretti, fa tesoro della sua conoscenza del mondo cinematografico per la stesura di questo volume. Il romanzo Il nostro regno infatti, caratterizzato da un’arte linguistica tanto precisa quanto poetica, riesce a restituire sia il calore sia l’intensità emotiva di un universo ormai dimenticato. E questo grazie a dettagli meticolosi, dipinti in un quadro vivido, che apportano autenticità ai suoi ricordi più intimi.
Attraverso una serie intricata di eventi si sviluppa una storia che svela le complesse dinamiche dei legami familiari e le vicissitudini individuali vissute dall’autrice. Al cuore della narrazione, come anticipato, si trova la madre dell’autrice stessa: donna dal fascino enigmatico, protagonista nei suoi ricordi personali descritti nei minimi particolari come autentiche immagini in bianco e nero. Sono il simbolo eloquente di un passato che continua a rivivere nel presente per sviluppare temi eternamente rilevanti quali l’affetto e la perdita.
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Il nostro regno, non solo un memoir
Ma Il nostro regno, lungi dall’essere solo un memoir, è un libro concepito come un romanzo. Linda Ferri trasforma abilmente il racconto della sua esistenza in una storia universale capace di risuonare con ogni individuo e di toccare le fibre emotive più nascoste. Con il suo tratto equilibrata e sobria, questo volume emerge come un testo capace sia di commuovere sia di ispirare.
Al suo interno, momenti intensamente introspettivi lo arricchiscono, mettendo in luce le intricate emozioni umane. La voce dell’autrice riecheggia con autenticità disarmante e sincerità prorompente, guidando il pubblico verso una riflessione sulla propria vicenda personale in quanto paradigmatica di quella di ciascuno. In questo modo, la narrazione della Ferri si trasforma in un fidato compagno lungo i sentieri della vita stessa.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il nostro regno si situa in quell’ambito letterario che trasforma le saghe familiari in affreschi degni di essere ricordati. L’autrice fonde con abilità memorie intime con eventi storici, proponendo così una creazione che si configura in una duplice veste soggettiva e universale. L’uso di una prosa caratterizzata da un lingua precisa e poetica insieme fa il resto.
Linda Ferri non è estranea a questi temi. I suoi lavori precedenti come Incantesimi (Feltrinelli, 1997) e Il tempo che resta (Feltrinelli, 2001), hanno messo in luce il suo talento nel mettere su pagina storie personali intense. Il nostro regno si colloca in questo solco, poiché sa colpire il cuore del lettore portandolo verso dinamiche che non gli sono estranee.