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- Subiaco è stata scelta come Capitale italiana del Libro 2025.
- La città riceverà un contributo di 500 mila euro per attività culturali.
- Le altre città finaliste sono state Grottaferrata, Ischia, Sorrento, Macchiagodena e Mistretta.
La città di Subiaco, situata nella suggestiva Valle dell’Aniene, è stata proclamata il 13 dicembre 2024 Capitale italiana del Libro 2025. Il riconoscimento, promosso dal ministero della Cultura, rappresenta un’opportunità significativa per le città italiane di mettere in luce il loro impegno nella promozione della lettura e della cultura del libro. La località vincitrice del titolo avrà accesso a un contributo di 500 mila euro, mirato a sostenere attività culturali centrali per il mondo dell’editoria.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della proclamazione, ha espresso la seguente motivazione:
«Il progetto presentato da Subiaco offre un ventaglio accurato di proposte tutte volte alla valorizzazione e alla diffusione del progetto libro, partendo dal rilancio e dal restauro del grande patrimonio bibliotecario custodito nel suo territorio, fino ad arrivare all’utilizzo delle nuove risorse tecnologiche che permetteranno alle nuove generazioni di approcciarsi con metodi a loro più consoni a un mondo culturale – considerato per lo più polveroso e antico – che può invece offrire loro molti stimoli e sorprese. Ma non è solo questo il focus del progetto. Unendo passato e presente, si potrà assistere alla realizzazione del primo libro stampato in Italia, proprio a Subiaco, nel 1465 di cui si è perso l’originale, permettendo di ricostruire materialmente la prima tipografia a caratteri mobili italiana».
Un patrimonio culturale di inestimabile valore
Subiaco vanta un patrimonio culturale di inestimabile valore, che l’ha resa la candidata ideale per il titolo di Capitale Italiana del Libro 2025. La città è famosa per i suoi monasteri benedettini, tra cui l’Abbazia di Santa Scolastica, che ospita la Biblioteca Monumentale. Questo luogo è di particolare importanza storica, poiché nel 1465 fu sede della prima stampa a caratteri mobili in Italia, grazie all’opera di due chierici tedeschi, Arnold Pannartz e Conrad Sweynheym. La biblioteca conserva tesori come il manoscritto più antico del X secolo e il primo libro stampato in Italia, il De Oratore di Cicerone. Questi elementi sottolineano il ruolo di Subiaco come culla del monachesimo benedettino e della stampa italiana, giustificando il suo riconoscimento.
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Le altre finaliste a Capitale italiana del Libro 2025
Le altre cinque città in lizza per il titolo sono state: Grottaferrata, Ischia, Sorrento, Macchiagodena e Mistretta. Queste città, selezionate tra venti candidature, rappresentano diverse regioni d’Italia e portano con sé progetti culturali innovativi. Negli anni precedenti, il titolo è stato assegnato a Chiari (2020), Vibo Valentia (2021), Ivrea (2022), Genova (2023) e Taurianova (2024). Ogni città vincitrice ha utilizzato il contributo per sviluppare iniziative che hanno arricchito il panorama culturale nazionale, promuovendo la lettura e la diffusione del libro come strumento di crescita e conoscenza.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il progetto di Subiaco, intitolato “Soglia del Paradiso”, punta a ripensare al patrimonio culturale come un insieme unico, guidando i visitatori dei siti verso una conoscenza più completa e documentata. Ecco perché le linee di azione prioritarie della candidatura sono state rivolte sia al potenziamento del patrimonio informativo attraverso la rete integrata tra biblioteche comunali e scolastiche, sia al migliore posizionamento in termini turistici, facendo così convergere i visitatori verso i siti religiosi e culturali da fruire attraverso nuovi prodotti editoriali necessari per valorizzare e trasmettere alle future generazioni le testimonianze materiali del passato.
La proclamazione di Subiaco come Capitale Italiana del Libro 2025 non è solo un riconoscimento del suo passato storico, ma anche un’opportunità per guardare al futuro. La città ha dimostrato un forte impegno nel promuovere la cultura del libro attraverso eventi e iniziative che coinvolgono la comunità locale e i visitatori. La sua vittoria costituisce un ulteriore passo verso la valorizzazione del suo patrimonio culturale e la promozione della lettura come strumento di crescita personale e collettiva.