Il romanzo di Alessandro Robecchi, un giallo nel giallo

L’ultimo romanzo giallo di Alessandro Robecchi, Le verità spezzate, pubblicato da Rizzoli nel 2024, è un thriller che si sofferma sulle molteplici sfaccettature della libertà. Robecchi ci trasporta in un universo complesso, dove la storia si fonde con la finzione, creando una narrazione avvincente e stratificata. Il romanzo si concentra sulla figura di Augusto De Angelis, il primo giallista seriale italiano, che ha dovuto confrontarsi con la censura fascista durante la sua carriera. In questo contesto, Robecchi introduce Manlio Parrini, un regista immaginario che, dopo un lungo periodo di inattività, decide di raccontare la storia di De Angelis. Parrini, è il personaggio centrale nel romanzo di Robecchi. Ritiratosi dal mondo del cinema, nel quale comunque il suo talento è stato riconosciuto tramite prestigiosi premi, decide di girare un ultimo film.

Un thriller che mischia storia e finzione

È proprio la storia di De Angelis che lo spinge a tornare dietro la cinepresa. Tuttavia questo ritorno è segnato da un evento drammatico: l’omicidio dell’anziana vedova Bastoni, trovata morta nella sua villa. La proprietà, un tempo appartenente al marito della vittima, include una dépendance donata a Parrini. L’omicidio diventa così il fulcro di un giallo all’interno del giallo, con Parrini che si trova involontariamente coinvolto in un’indagine che attira l’attenzione dei media.

Un’altra figura chiave del romanzo è quella del commissario De Vincenzi, un personaggio creato da De Angelis e riportato in vita da Parrini per il suo film. De Vincenzi rappresenta un tipo di investigatore diverso da quelli tipici dell’epoca fascista: riflessivo e poco incline alla violenza. Questo contrasto mette in luce le tensioni tra la realtà storica e la finzione narrativa. Robecchi riesce a creare un universo in cui ogni elemento si incastra perfettamente, come un sistema solare in cui ogni satellite orbita armoniosamente attorno al suo pianeta e alla sua stella.

Per orientarsi fra testo e contesto

Le verità spezzate di Alessandro Robecchi non è solo un thriller avvincente, ma anche un’opera che invita il lettore a riflettere sulle dinamiche tra storia e finzione. La scelta di ambientare il romanzo in un periodo storico segnato dalla censura fascista offre uno spunto di riflessione sulle libertà personali e artistiche. La figura di Augusto De Angelis, con i suoi compromessi necessari per aggirare la censura, rappresenta un esempio di come l’arte possa sopravvivere e prosperare anche in contesti ostili. Allo stesso modo, il ritorno di Manlio Parrini al cinema suggerisce che la passione artistica può essere una forza potente e rigeneratrice.

Le verità spezzate si inserisce in un filone di opere che esplorano il rapporto tra l’artista e il contesto storico in cui opera. Robecchi, con la sua narrazione intricata e avvincente, spinge a riflettere su come le storie che raccontiamo possano influenzare e riflettere la nostra comprensione del mondo. Per chi è interessato a temi simili, potrebbe essere interessante esplorare altre opere che trattano di artisti e censura, come Il conformista di Alberto Moravia o Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Queste letture offrono ulteriori spunti di riflessione su come la creatività possa sfidare le restrizioni e su come le storie possano essere strumenti di resistenza e cambiamento.